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MILLEPROPROGHE: COLDIRETTI PLAUDE… commento di GIAMPIETRO COMOLLI

MILLEPROPROGHE: COLDIRETTI PLAUDE… commento di GIAMPIETRO COMOLLI

By Giuseppe

MILLEPROPROGHE: COLDIRETTI, BOCCATA OSSIGENO PER STALLE E CAMPI

Commento di Giampietro Comolli sul comunicato stampa di Coldiretti

Newsfood.com, 11 febbraio 2023

 

Giampietro Comolli

Leggo con “interesse e apprensione” il recentissimo comunicato stampa di Coldiretti Italia sul Decreto Governo Meloni detto “ milleproproghe”.

Mi sono premurato di andare a leggere i comunicati stampa delle equivalenti organizzazioni sindacali e datoriali degli ultimi 6 mesi in Francia, Germania, Spagna. A parte il fatto che Coldiretti fa il doppio di comunicazioni pubbliche, nello stesso periodo, rispetto alla sommatoria di tutte le pubbliche comunicazioni sindacali agricole dei 3 paesi citati (indagine non mia), la differenza sostanziale e pesante sta nei contenuti e nella tematica del “messaggio” che i appresentanti del  “comparto primario” dell’economia reale la old-economy  diffondono.

Il succo in sintesi:  Coldiretti insegue tutti i giorni un tema più o meno coerente e cogente con il mondo agrario nazionale ed europeo di qualunque forma e sostanza ribadendo gli stessi concetti e temi oramai da più anni concentrati sempre su “soldi subito e rattoppi disponibili” mentre le altre testate europee del mondo contadino (il mio mondo da generazioni di famiglia!) – convinte della importanza “vitale per tutti i cittadini e in primis per gli operatori diretti“, concreta, pesante, reale del settore agroalimentare sempre più collegato a ambiente clima terra – puntano a sostenere una “strategia di lungo periodo in ogni momento e occasione”.

La differenza è abissale.
In più in molti paesi europei “ la voce contadina” pubblica è quasi sempre, se non sempre, univoca e unica e non divisa in 2 o 3 o 4 organizzazioni. Il decreto governativo o la posizione regionale  occasionale, la norma imminente in scadenza, la crisi del prodotto, i bisogni di sostegni, le decisioni UE in azioni e misure, ecc… è evidente che sono importantissime ma l’associato-agricolo si aspetta non un tazebao autoreferenziale pubblico (e sempre meno critico verso il potere politico o verso scelte locali con solo qualche sporadico attacco ad una politica europea tesa a sostenere grandi o medie aziende di dimensioni, sostenibili, altamente produttive ) ma un invito in ufficio di zon , o una visita in azienda per risolvere la questione contingente.

Credo che anche nel mondo agricolo nazionale abbisogni una riforma verso la semplificazione organizzativa,  meno burocrazia, meno “ ridondanza” , consorzi agrari efficienti e capaci ( come Terre Padane a Piacenza e dintorni), assistenza tecnica per eliminazione della chimica di sintesi, supporto nell’impianto di essenze e piante resistenti ai fitopatologi senza alterare il dna vegetale varietale….

Urge la definizione di un piano strategico nazionale che vada oltre i confini regionali, le parrocchie, le case di circondario per risolvere questioni interne, urge una rappresentanza agraria più politica non al servizio di politici, urge la definizione degli “asset intoccabili nazionali” sia produttivi che di filiera di prodotto.

Vorrei che “il mio sindacato” fosse artefice e co-partecipe di una progettualità concreta veloce diretta con scelte anche drastiche e soprattutto che guardasse a quel mondo contadino che non c’è più o che sta finendo cercando di “progettare e far approvare” un futuro lungo generazionale di nuovi giovani agricoltori in grado di essere anche presidio, artefici della resilienza e sostenibilità di terre svantaggiate, difficili, abbandonate e pericolose (possono crollare a valle) come la nostra montagna e alta collina nazionale, 2/3 di suolo nazionale pronta per essere una fonte inesauribile di alimenti sempre più sani, di biodiversità e soprattutto di vitalità e condizioni di vita non più “stressate e tese”.

Non dobbiamo più rincorrere a tutti i costi se  un campo di grano produce mille, una stalla diecimila, una vigna un milione di bottiglie. Basta rincorsa dei volumi nel mondo agricolo …. Più valore alle persone, alla famiglia, al reddito e alla funzione “ multilaterale” del singolo agricoltore e di un gruppo di agricoltori che fanno anche altro.

Giampietro Comolli

Estensore di un piccolo capitolo su “vite&vino” del quaderno e del discorso dell’on. Lobianco a Atene per Vertenza Europa1983

Co costitutore di Terranostra nazionale

 

 

© Riproduzione Riservata

 

Giampietro Comolli

Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici

Mob +393496575297

Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà

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Comunicato stampa integrale di Coldiretti:

Da: Coldiretti – Relazioni Esterne <relazioniesterne@coldiretti.it>
Oggetto: MILLEPROPROGHE: COLDIRETTI, BOCCATA OSSIGENO PER STALLE E CAMPI
Data: 10 febbraio 2023, 11:49:19 CET
N.119 – 10 Febbraio 2023
MILLEPROPROGHE: COLDIRETTI, BOCCATA OSSIGENO PER STALLE E CAMPI
Una importante boccata di ossigeno per le aziende agricole italiane colpite dall’esplosione dei costi dell’energia e dagli effetti dei cambiamenti climatici fra maltempo e siccità. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente i contenuti del disegno di legge di conversione del decreto legge “Milleproroghe” (decreto legge n. 198 del 2022) votati dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio del Senato e che andrà in aula il prossimo 14 febbraio.
Diversi gli emendamenti approvati di interesse per il settore agricolo sostenuti da Coldiretti. Nello specifico è stata decisa la proroga a giugno 2023 del termine per l’utilizzo in compensazione del credito di imposta per le spese sostenute per l’acquisto di carburate agricolo riferito al terzo trimestre 2022 ed è stata confermata per il 2023 la riduzione delle accise per i piccoli birrifici indipendenti con produzione annua fino a 60.000 ettolitri.
In favore delle imprese agricole che hanno subito danni dalla siccità eccezionale verificatasi a partire dal mese di maggio 2022 – spiega Coldiretti – è stato esteso a sessanta giorni, dalla data di pubblicazione del decreto di declaratoria di eccezionalità, il termine per presentare le domande di intervento alle autorità regionali competenti. E’ stato poi prorogato a novembre 2023 il termine per la realizzazione degli investimenti innovativi in beni materiali che danno diritto al credito di imposta 4.0 nella misura del 40% come per il 2022.
Per snellire la burocrazia – continua la Coldiretti – è stata estesa al 30 giugno 2023 la validità dei certificati di abilitazione all’acquisto e all’impiego, alla vendita e all’attività di consulenza in materia di prodotti fitosanitari, nonché degli attestati di funzionalità delle macchine irroratrici. Permessa anche per tutto il 2023 la procedura, prevista per l’emergenza Covid-19, che consente alle amministrazioni competenti di anticipare l’80% dei contributi in favore delle imprese agricole rinviando al saldo l’esecuzione degli adempimenti di verifica.
Di rilievo infine – continua la Coldiretti – anche la proroga per il triennio 2023- 2025 della maggiorazione del 20 per cento delle spese per gli investimenti in nuovi impianti di colture arboree pluriennali ai fini dell’aumento della quota di ammortamento deducibile. Tale norma – conclude la Coldiretti – si applica quindi alle imprese agricole che determinano il reddito secondo le modalità ordinarie
COLDIRETTI – 335 8245417 – 06 4682487 – relazioniesterne@coldiretti.itwww.coldiretti.it
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