Marche: Solazzi incontra i piccoli pescatori e i vongolari

25 Marzo 2009
Ancona – In occasione della riunione della Consulta regionale per l’Economia Ittica, l’Assessore alla Pesca della Regione Marche, Vittoriano Solazzi, ha incontrato i rappresentanti della
piccola pesca e dei vongolari per discutere delle problematiche relative alle interferenze tra i due sistemi di pesca nel compartimento marittimo di Civitanova Marche.
All’incontro in Regione, hanno preso parte anche i membri della Direzione Marittima regionale e i rappresentanti delle associazioni di categoria di settore: Lega Pesca, Federpesca,
Federcoopesca, AGC e UNCI.
La questione, già oggetto di interrogazione in sede di Assemblea Legislativa Regionale, non riguarda solamente il compartimento di Civitanova Marche, ma tutte le realtà
pescherecce regionali in cui si sovrappongono la pesca con draga idraulica e la pesca artigianale con attrezzi da posta.
Già in passato si sono verificati casi di difficile convivenza, soprattutto nei compartimenti di Civitanova e San Benedetto del Tronto, dove la piccola pesca spesso ha lamentato danni
alle attrezzature determinati dalle draghe idrauliche.
Durante l’incontro sono state esaminate alcune proposte per la soluzione dei conflitti esistenti e al termine è stato possibile registrare concrete aperture da parte di tutti gli
operatori che fanno ben sperare per una rapida soluzione della problematica.
Inoltre in sede di riunione l’Assessore Solazzi ha evidenziato che attualmente l’amministrazione regionale rivolge particolare attenzione al comparto della pesca artigianale, in accordo con
quanto previsto anche dal nuovo Regolamento Mediterraneo Reg CE 1967/06 e dalla programmazione FEP 2007-2013. Infatti in un periodo di forte crisi per la pesca industriale, appare sempre
più necessario rivalutare le tecniche di pesca artigianale e a minor impatto ambientale, caratteristiche peculiari della piccola pesca.
A tale proposito la Regione Marche tramite la propria PF Pesca e Zootecnia sta elaborando mirate misure di sostegno del comparto al fine di favorirne il rilancio e la rivalutazione.