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Così l’agopuntura toglie il dolore

Così l’agopuntura toglie il dolore

By Redazione

Più chiaro il meccanismo dell’agopuntura. Gli aghi, inseriti nelle zone corrette, inducono la produzione di adenosina, antidolorifico naturale.

E’ la scoperta di una ricerca dell’Università di Rochester (USA) diretta dalla dottoressa Maiken Nedergaard e pubblicata su “Neuroscience”.

L’agopuntura è presente nella medicina cinese tradizionale da almeno 5.000 anni ed attualmente è molto usata (anche nei Paesi occidentali, Italia compresa) come terapia contro il
dolore.

Tuttavia, l’efficacia della terapia non è universalmente riconosciuta: Il mondo scientifico è spaccato tra favorevoli, che considerano il sistema utile, e contrari, che vedono
l’agopuntura come pseudoscienza.

Allora, la squadra dell’Università di Rochester ha lavorato con alcuni topi da laboratorio, sofferenti per problemi alle zampe. L’analisi molecolare ha mostrato come il tessuto
interessato dagli aghi aumentasse (di 24 volte) la produzione di adenosina, sostanza in grado di diminuire la sofferenza e favorire il sonno.

Gli studiosi hanno poi eliminato i recettori dell’adenosina nel tessuto interessato dall’agopuntura: senza recettori, svaniva l’azione dell’adenosina e risaliva il livello di dolore percepito.

Infine, i ricercatori hanno somministrato agli animali un farmaco in grado di prolungare l’azione dell’adenosina, facendo restare la molecola più a lungo in circolo. In questa ultimo
test, l’azione degli aghi è aumentata di tre volte.

Nonostante tutto, però, i risultati raggiunti non bastano a convincere tutti della bontà dell’agopuntura.

Così il professor George Lewith, dell’University of Southampton: “La scoperta di Maiken Nedergaard rappresenta sicuramente una prova importante, ma non chiarisce realmente se gli effetti
di questa pratica vanno oltre l’effetto placebo”. Stessa cautela dal collega professor Edzard Ernst, dell’University of Exeter: “Servono esperimenti più rigorosi”

Fonte: Nanna Goldman, Michael Chen, Takumi Fujita, Qiwu Xu, Weiguo Peng, Wei Liu, Tina K Jensen, Yong Pei, Fushun Wang, Xiaoning Han, et al., “Adenosine A1 receptors mediate local
anti-nociceptive effects of acupuncture free”
, Nature Neuroscience 2010, doi:10.1038/nn.2562

Matteo Clerici

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