Il peperoncino alleato contro il dolore

28 Aprile 2010
Il peperoncino contiene capsaicina: comprendere appieno il meccanismo di tale sostanza aiuterà a combattere il dolore cronico.
Lo sostiene una ricerca della University of Texas (di San Antonio, USA) diretta da Kenneth Hargreaves e pubblicata sul “Journal of Clinical Investigation”.
Gli studiosi spiegano come il corpo umano contenga TRPV1: tale sostanza viene rilasciata nel post lesione e si lega ai recettori del dolore, provocando la sensazione di sofferenza. Inoltre,
TRPV1 è molto simile alla capsaicina, elemento del peperoncino responsabile della “piccantezza” dell’alimento.
Successivamente, la squadra di San Antonio ha lavorato con topi da laboratorio, geneticamente modificati e perciò privi dei recettori del dolore. Sottoposti a dosi di capsaicina, gli
animali non hanno mostrato nessun dolore, risultando insensibili.
I ricercatori stanno allora lavorando ad un farmaco per l’uomo, in grado di inibire la produzione di TRPV1 e bloccare i recettori, contrastando così il dolore cronico.
Conclude così Hargreaves: “Lo studio ha dimostrato l’esistenza di una serie di molecole endogene, simili alla capsaicina, che vengono rilasciate in seguito ad una ferita – spiega Kenneth
Hargreaves, ricercatore dell’Università del Texas. Ora occorre sperimentare una nuova classe di terapie in grado di bloccare questi meccanismi. Se riusciamo a bloccarli con una nuova
classe di antidolorifici che non creano dipendenza, potremo trattare diversi tipi di dolore, da quello associato al cancro alle artriti alla fibromialgia”.
Fonte: Amol M. Patwardhan, Armen N. Akopian, Nikita B. Ruparel, Anibal Diogenes, Susan T. Weintraub, Charis Uhlson, Robert C. Murphy, Kenneth M. Hargreaves, “Heat generates oxidized
linoleic acid metabolites that activate TRPV1 and produce pain in rodents”, Journal of Clinical Investigation 2010, doi:10.1172/JCI41678
Matteo Clerici
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