All’Ungheria la Sigep Bread Cup 2010

27 Gennaio 2010
Da oggi il pane parla ungherese. E’ stata infatti la squadra magiara ad aggiudicarsi l’edizione 2010 di SIGEP Bread Cup, la competizione che ha visto quest’anno la partecipazione di dieci team:
le veterane Australia, Germania, Israele, Polonia, Portogallo, Spagna e Ungheria e le new entry Slovenia, Russia, Gran Bretagna e Polonia. Alle spalle dell’Ungheria, la Germania, seconda
classificata, e l’Australia al terzo posto.
Tema di quest’anno era “Un pane artigianale, una certezza per il futuro”, argomento che ha lasciato ampia libertà di espressione ai panettieri arrivati a Rimini. I concorrenti si sono
sfidati realizzando pani totalmente nuovi e dolci, nella suggestiva cornice di un borgo medievale. L’Ungheria si è aggiudicata ben tre categorie: il pane innovativo, il dolce da forno e
l’ambitissimo pane artistico, con la realizzazione di un globo terrestre, accompagnato dalle fasi della vita del panettiere. E in vetta al mondo una grande croce. E’ Roland Tukacs l’artista
della squadra, Miklós Jankó il capitano, Norbert Hàrsi e Zoltàn Takò gli altri membri del team vincitore. E’ invece l’Australia ad aggiudicarsi la ‘vetrina’,
con l’opera ‘Il girasole’. Ad Israele è andato il premio del pane tradizionale, sul tema ‘passato, presente e futuro’.
La squadra vincitrice, premiata dal vice presidente dell’Unione Mondiale dei Panettieri Boldiszar Ilonka, si è aggiudicata un montepremi di seimila euro, oltre all’arredo per negozio di
panetteria offerto da Braden. Quattromila euro ai secondi e duemila ai terzi classificati, che hanno anche ottenuto i premi offerti dall’azienda Levoni.
Grande solidarietà e amicizia ha accompagnato le squadre in questi giorni di gare e incontri: la neve che oggi ha ricoperto Rimini ha colto letteralmente di sorpresa gli australiani,
abituati al clima ‘estivo’ che si respira in questi giorni dalle loro parti. Alcuni di loro hanno continuato per ore a lavorare e, contemporaneamente, contemplare la neve che scendeva a grandi
fiocchi: una cosa che non avevano mai visto. Tra le curiosità anche la squadra russa, tutta composta di donne. Dalle loro parti infatti, il pane è femmina.