Vino, l’estate è la stagione del vulcanico

3 Agosto 2013
Vino, passi da gigante per il vulcanico. Nato da suoli vicini alla “montagne di fuoco”, questa varietà ha fatto registrare un notevole passo avanti nelle vendite.
Merito della sua identità forte, unita ad un sapore deciso, con la robustezza del minerale unita ad aroma fresco e sapido.
E merito di Vulcania: il forum dei vini bianchi da suolo vulcanico, creato dal Consorzio del Soave ed autore di una campagna
d’informazione e promozione.
I suoi esperti hanno così visitato diverse grandi città, italiane e non: Roma e Lipari, ma anche Londra, Dusseldorf, Miami e New York.
Da non trascurare la capacità di saper cogliere l’attimo, come spiega Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave: “Vulcania ha saputo nel tempo fungere da veicolo promozionale
del vino italiano nel mondo. Lo attesta la nascita dell’Associazione delle doc vulcaniche. Quella del vulcano è infatti una chiave comunicazionale molto semplice ed immediata in grado di
fare breccia anche tra i consumatori meno esperti, senza contare che questo fenomeno naturale accomuna culture tra loro diverse”.
Leggermente diversa l’opinione di Giuseppe Zonin, del Consorzio del Gambellara: pur non sottovalutando “L’attività promozionale”, egli ritiene che il successo del vino vulcanico stia
nella sua stessa natura, quella di “Tipologia di vini ben definita”.
Matteo Clerici