Uomini e cioccolato: per fare un po’ di chiarezza

28 Marzo 2012
Una recente ricerca dell’Università di San
Diego ha destato parecchio interesse nei lettori, specie quelli più golosi. In base al lavoro fatto dalla dottoressa Golomb e colleghi, mangiare regolarmente cioccolato dona
un corpo più snello rispetto al suo consumo saltuario.
Ora, tale ricerca ed il suo messaggio è stato sottoposto alla valutazione critica dell’INRAN, L’Istituto Nazionale di Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione.
A tirare le fila di critiche e obiezioni, il dottor Andrea Ghiselli.
In primis, spiega Ghiselli, vi è la questione del cioccolato. Molti studi USA sono realizzati con un cioccolato speciale, ricco di catechine (antiossidanti benefici) e povero di grassi.
Al contrario, il cioccolato commerciale è mediamente fornito di antiossidanti e molto ricco di grassi e zuccheri. Di conseguenza, “Per avere la stessa quantità di sostanze
benefiche occorra normalmente assumere anche chili di grassi saturi”.
Inoltre, continua l’esperto, lo studio è basato sulle interviste ai volontari, con il rischio che i loro ricordi e dichiarazioni siano inesatte o totalmente false. Ancora, è
troppo semplicistico far dipendere lo stato fisico da un solo alimento, ma bisogna considerare “Come si inserisce nel complesso dietetico di una persona” più altri fattori, in primis il
livello di attività fisica.
In conclusione, per Ghiselli è possibile assumere antiossidanti tramite prodotti meno rischiosi: “Se veramente qualcuno confida nelle qualità dimagranti delle catechine allora
meglio che beva il te verde”.
FONTE: INRAN
Matteo Clerici
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