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Si avvicina la scadenza delle norme agevolative sulle aliquote previdenziali per il lavoro agricolo

By Redazione

 

“Se il governo non rinnoverà, almeno per un biennio, le agevolazioni previdenziali previste per le zone montane e svantaggiate, l’agricoltura del meridione
scomparirà con gravi conseguenze per tutto il sistema economico”. È quanto denuncia la Uimec-Uil in vista della scadenza, a fine marzo, delle norme agevolative sulle
aliquote previdenziali per il lavoro agricolo (legge 81 del 2006).

“Nel mezzogiorno – spiega Mauro Sasso della segreteria nazionale Uimec – la quasi totalità delle giornate lavorative agricole sono svolte in zone montane o svantaggiate.
Senza la proroga, ogni giornata lavorata costerà quasi un euro in più nelle zone montane, 4,5 euro se in zona svantaggiata. L’agricoltura italiana patirebbe
conseguenze devastanti da questi incrementi, per il Sud in particolare sarebbe un vero disastro, con un aggravio di spesa di ben 220 milioni di euro a carico delle imprese
meridionali”.

“Il governo si adoperi quindi per sostenere, in questa fase di recessione globale, anche il settore agricolo, in particolare nel sud Italia, che dà occupazione e reddito a
più di un milione di persone, tra imprenditori e lavoratori” ha concluso Sasso “restano ancora poche settimane per trovare, nell’ambito delle
disponibilità dei ministeri dell’agricoltura e del lavoro, le risorse necessarie per garantire la proroga delle agevolazioni”.

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