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Sciopero pescherecci, Assoittici Confesercenti: intervenga subito il governo sul caro carburanti

Sciopero pescherecci, Assoittici Confesercenti: intervenga subito il governo sul caro carburanti

By MaurizioCeccaioni

Sciopero pescherecci, Assoittici Confesercenti: intervenga subito il governo sul caro carburanti

 

La crisi tra Russia e Ucraina sta presentando il conto e tra i primi effetti, gli aumenti indiscriminati di generi di prima necessità e combustibili. A farne le spese sono in particolare le aziende energivore, ma anche quelli che con i loro mezzi ci lavorano, come camionisti e pescatori. Se la protesta contro il caro carburanti e il caro energia aveva bloccato le autostrade, oggi a incrociare le braccia sono i lavoratori del mare, che hanno minacciato di rimanere agli ormeggi per una settimana. L’astensione dal lavoro è passata dalle strade al mare, per il triplicarsi dei costi del combustibile in pochi giorni. Con l’attuale stop dei pescherecci, ha fatto sentire la sua voce con un comunicato anche Assoittici-Confesercenti. «A soffrire è tutta la filiera del fresco ittico, ma anche le nostre pescherie risentono delle tensioni che attraversano il comparto del pesce», ha dichiarato il presidente Assoittici-Confesercenti Raffaele Viggiani. La richiesta al Governo è di intervenire con rapide azioni, come il taglio delle accise, la sterilizzazione dell’iva, il credito d’imposta per far fronte agli enormi aumenti di benzina e gasolio,  luce e gas.

Banco del pesce

«Il caro bollette e il caro carburante – ha continuato Viggiani – sono questioni che attengono tutte le categorie della filiera, della logistica alle imprese produttive e della distribuzione. Il Governo non può intervenire per singoli settori: serve un’azione organica di contenimento degli aumenti che, presumibilmente continueranno nelle prossime settimane».Perché per prima cosa le pescherie hanno bisogno di prodotto fresco e, anche se non si sta parlando di altoforni, vetrerie o produzioni ceramiche, questi esercizi commerciali consumano molta energia elettrica per far funzionare i frigoriferi e alimentare la catena del fresco. Nell’esprimere grande solidarietà ai pescatori, Viggiani ha ricordato che «La mancanza di pesce conseguente allo sciopero dei pescherecci ci getta in una situazione di grave crisi e non ci consente di affrontare i costi fissi. Per questo torniamo a chiedere al Governo un intervento quadro per sostenere tutta la filiera. Sull’energia è necessario mettere un tetto a carburanti, luce e gas. Nessuna impresa è in grado di sopportare, da sola, il raddoppio dei costi fissi. Ogni ulteriore attesa, da parte dell’Esecutivo, spingerà il nostro comparto, come altri, in una crisi profonda, perché i costi superano i ricavi e noi non possiamo resistere a lungo», ha concluso il presidente Assoittici-Confesercenti.

 

Maurizio Ceccaioni

 

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