Saldi: in azione gli “sceriffi” dell'Adoc
2 Gennaio 2008
E’ partita oggi a Napoli la stagione invernale dei saldi, l’Adoc ha predisposto 100 dei suoi sceriffi, già impiegati con successo per il controllo dei prezzi dei prodotti alimentari, per
monitorare i prezzi delle merci in saldo prima e dopo la fine della stagione.
«Manderemo i nostri 100 sceriffi per negozi, centri commerciali e outlet – spiega Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc – per un controllo dei prezzi dei prodotti a saldo. E’ importante
capire se i prezzi vengono aumentati prima dell’inizio dei saldi, se i prodotti sono effettivamente scontati rispetto al prezzo originale e, in caso di presenza dello stesso prodotto dopo i
saldi, valutarne l’eventuale differenza di prezzo».
Secondo l’Adoc c’è un aumento di consumatori che acquisteranno merci a saldo, ma la somma spesa sarà minore rispetto allo scorso anno.
«Prevediamo un aumento del 2% dei consumatori che usufruiranno dei saldi – continua Pileri – ma, rispetto al 2007, la spesa media di una famiglia sarà inferiore ai 250 euro, circa
il 5% in meno. In ogni modo, per prevenire il cliente da odiose «bufale», riproponiamo il decalogo di consigli anti-truffa, valido supporto nella scelta d’acquisto migliore».
DECALOGO ANTI-TRUFFA
1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se
dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare
«i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta». Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare «al venditore il difetto di
conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto».
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce «Saldo» deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non
fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E’
improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3) Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro
in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di
tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di
qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e
dovrebbe vendere sottocosto.
6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente
la convenienza dell’acquisto.
7) Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo
deve essere inoltre esposto «in modo chiaro e ben leggibile» (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve
essere separata in modo chiaro dalla «nuova». Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo
guardati.
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito (o bancomat), il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i
saldi, senza oneri aggiuntivi.
10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi all’Adoc oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.