Il decalogo dell'Adoc per fare «buoni saldi»
27 Dicembre 2007
Come sempre, l’Adoc consiglia di fare attenzione agli sconti applicati, che devono essere riportati insieme al prezzo normale di vendita e a quello finale; i cambi, lasciati alla
discrezionalità del negoziante, sono obbligatori entro 2 mesi in caso di merce difettata, le carte di credito che risultano esposte in vetrina devono essere accettate anche durante i
saldi.
Qui di seguito il decalogo dell’Adoc per fare «buoni saldi«
1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se
dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novità è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civ., di denunziare
«i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta». Il D.lgs n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare «al venditore il difetto di
conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto».
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce «Saldo» deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non
fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. E’
improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.
3) Girate. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro
in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.
4) Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di
tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di
qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.
5) Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi. Un commerciante non può avere, infatti, ricarichi così alti e
dovrebbe vendere sottocosto.
6) Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente
la convenienza dell’acquisto.
7) Negozi e vetrine. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo
deve essere inoltre esposto «in modo chiaro e ben leggibile» (Dlg n. 114/98). Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve
essere separata in modo chiaro dalla «nuova». Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.
8) Prova dei capi: non c’è l’obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo
guardati.
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i
saldi, senza oneri aggiuntivi.
10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi all’Adoc, oppure all’Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.
Ecco il calendario completo, regione per regione:
Abruzzo (L’Aquila)
5 gennaio – 18 febbraio
Basilicata (Potenza)
7 gennaio – 7 marzo
Calabria (Catanzaro)
15 gennaio – 28 febbraio
Campania (Napoli)
inizio il 2 gennaio, salvo provvedimenti comunali
Emilia Romagna (Bologna)
5 gennaio – 5 marzo
Friuli Venezia Giulia (Trieste)
12 gennaio – 31 marzo (max 9 settimane)
Lazio (Roma)
dal 5 gennaio, per 6 settimane
Liguria (Genova)
dal 6 gennaio, max 45 giorni
Lombardia (Milano)
inizio il 5 gennaio , max 60 giorni
Marche (Ancona)
5 gennaio – 1° marzo
Molise (Campobasso)
15 gennaio – 28 febbraio
Piemonte (date a discrezione del comune)
A Torino saldi dal 5 gennaio al 29 marzo
Puglia (Bari)
5 gennaio – 28 febbraio (salvo delibere)
Sardegna (Cagliari)
8 gennaio – 8 marzo
Sicilia (Palermo)
5 gennaio – 5 marzo (salvo delibere)
Toscana (Firenze)
7 gennaio – 7 marzo
Umbria (Perugia)
7 gennaio – 7 marzo
Valle d’Aosta (Aosta)
10 gennaio – 31 marzo
Veneto (Venezia)
5 gennaio – 28 febbraio
Trentino Alto Adige (periodo a discrezione del comune)
Provincia di Trento: 7 gennaio – 29 febbraio, Val di Fassa esclusa
Provincia di Bolzano: 7 gennaio – 16 febbraio, tranne Sesto, Malè e San Martino