Rame e ferro: dopo i 50 anni, ridurre le dosi

19 Marzo 2010
Quando si superano i 50 anni, bisogna ridurre la quantità di rame e ferro assunta (ad esempio tramite alimentazione).
E’ il consiglio di una ricerca dell’Università del Michigan, diretta dal dottor George Brewer e pubblicata su “Chemical Research in Toxicology”.
Secondo Brewer e colleghi, i 2 minerali presi in esame sono fondamentali per la salute. Quando però si inizia ad invecchiare, tali sostanze (dotate di caratteristiche ossidanti) possono
danneggiare le cellule. E tale situazioni favorisce diverse malattie: Alzheimer e altre malattie neurodegenerative, aterosclerosi, diabete.
Ad esempio, fanno notare gli studiosi, una precedente ricerche ha stabilito un collegamento tra una dieta troppo ricca di grassi e rame e una vulnerabilità a deficit cognitivi 3 volte
superiore alla norma.
La conclusione degli studiosi è semplice: arrivati alla mezz’età, uomini e donne devono limitare i 2 minerali in questione, evitando gli integratori che li contengono, riducendo
il consumo di carne, evitando di bere acqua che sia passata attraverso tubature in rame, donando se possibile il sangue per ridurre il carico di ferro ematico.
Fonte: George J. Brewer, “Risks of Copper and Iron Toxicity during Aging in Humans”, Chemical Research in Toxicology 2010, doi: 10.1021/tx900338d
Matteo Clerici
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