I frutti di bosco difendono il fegato

15 Marzo 2010
I frutti di bosco sono una difesa contro l’infiammazione, e quindi contro sindrome metabolica e malattie del fegato.
Questa la conclusione di una ricerca dell’Università di Turku (Sezione Dipartimento di Biochimica e Chimica alimentare) in Finlandia, diretta dal dottor Heikki Kallio e pubblicata dal
“European Journal of Clinical Nutrition”.
Gli studiosi hanno lavorato con 31 soggetti, donne sui 43 anni, regolando la loro alimentazione e dividendole in 2 gruppi. Il primo gruppo ha ricevuto un supplemento ad hoc (163 g contenente
mirtillo rosso, bacche di olivello spinoso, mirtillo e ribes nero). Il secondo gruppo ha consumato un diverso tipo di snack, con minor livelli di frutti di bosco.
Alla fine del test, i Kallio e colleghi hanno analizzato i livelli di alanina amino transferasi (ALT), enzima marker della steatosi epatica non alcolica, malattia del fegato.
Essi hanno così notato come le donne del primo gruppo avevano visto ridursi i livelli di tale enzima del 23%. Quelle del secondo gruppo, invece, non avevano ricevuto benefici rilevanti.
Secondo i medici, tale differenza è dovuta alla capacità dei frutti di bosco di far aumentare i livelli di adiponectina, un ormone proteico legato a diversi processi metabolici.
Conclude così il team di ricerca: “Questo studio ha mostrato che il consumo giornaliero di più di 150 g di frutti di bosco in varie forme, come parte della dieta normale, ha avuto
un effetto positivo sulla ALAT e i livelli di adiponectina, ma la piccola quantità di bacche consumate come parte della dieta normale per il gruppo cui è stato solo modificato lo
stile di vita non era sufficiente per evocare un tale impatto”.
Fonte: H-M Lehtonen, J-P Suomela, R Tahvonen, J Vaarno, M Venojärvi, J Viikari, H Kallio, “Berry meals and risk factors associated with metabolic syndrome”, European Journal
of Clinical Nutrition 2010, doi: 10.1038/ejcn.2010.27
Matteo Clerici
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