Profondi valori in rima, ad Identità di Libertà la tradizione si trasforma

3 Marzo 2010
Paolo Marchi alza il sipario sulla prima edizione di Identità di Libertà, kermesse in rima baciata dal significato subito espresso: «Ovunque c’è fame di
identità.
Noi siamo qui per sottolineare quelle gastronomiche di un paese sorprendente, come dimostra per esempio il lavoro di un’insegna come Taverna Righi.
“Libertà” invece è innanzitutto quella di una repubblica con una grande storia.
Nel nostro caso, la libertà è quella che deve segnare il percorso di cuochi che si ribellano e certi dogmi gastronomici della tradizione».
Ecco invece l’interpretazione autoctona di Marco Arzilli, segretario di Stato all’Industria e Commercio della Repubblica di San Marino: «Identità è la nostra energia
vitale, quello di un piccolo stato, di grande tradizione.
Libertà per noi ha un significato profondissimo: sta in ogni sasso di questo paese.
Il nostro è un messaggio di prodotti di territorio, quelli dai quali siamo partiti.
Occorre però andare oltre perché siamo i primi consumatori di quello che produciamo.
Ma dobbiamo aprirci al mondo.
E non solo in cucina.
Perché questo paese ha pochissimo fango e tanto onore da difendere».
Gabriele Zanatta
Dalla Newsletter del 300 del 02.03.2010 (Si ringrazia Identità Golose per la gentile concessione)
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