Pippa ispira e la Gran Bretagna si converte al sushi

8 Settembre 2011
Chi pensa che la Gran Bretagna sia la terra del tè, pasticcini e sandwich deve cambiare idea.
Da tempo, nella terra di Albione, l’alimento più “in” è il sushi, sostenuto da numerosi fan celebri.
Il primo è Filippa “Pippa” Middleton. Come lei stessa confessa, è talmente fanatica dell’alimento (“sushi addict”) da prenderne almeno una porzione, che sia in compagnia della
real sorella o da sola.
Tuttavia, nell’amore per il piatto orientale la giovane non è sola. Come ricorda il “Daily Mail”, alga, riso e pesce crudo sono in cima alla lista di numerosi vip.
Personaggi idolatrati in patria come il tennista Andy Murray, che li usa come stimolo naturale durante i tornei, arrivando a consumarne anche 50 pezzi.
E’ però sbagliato focalizzarsi troppo sui ricchi: il sushi è alimento democratico, per tutte le tasche e fasce sociali. A provarlo, una recente inchiesta Nielsen, secondo cui nel
2011 tale prodotto a registrato il +21% nel settore delle vendite.
Ulteriore prova, le dichiarazioni di Kathryn Bettles di Tesco, la catena di supermercati più grande del Paese: “Il sushi è ormai diventato uno snack popolarissimo ovunque, e negli
ultimi cinque anni la sua diffusione è andata in continuo crescendo, arrivando a rivaleggiare con i sandwich più conosciuti”.
All’origine di tale buon andamento, non solo gli sponsor d’élite, ma i prezzi competitivi, i vantaggi salutistici (è il maggiore responsabile della longevità nipponica). Le
basi sono talmente solide da aver superato non solo una gloria nazionale come i sandwich ma anche la paura del post-Fukushima. Nonostante qualche episodio da psicosi da radiazioni, i rotolini
si sono venduti senza problemi.
FONTE: “Middleton effect sees sushi selling faster than sandwiches”,Mail Online, 8/09/011
Matteo Clerici
ATTENZIONE: l’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L’autore, la redazione e la proprietà, non
necessariamente avallano il pensiero e la validità di quanto pubblicato. Declinando ogni responsabilità su quanto riportato, invitano il lettore a una verifica, presso le fonti
accreditate e/o aventi titolo.