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PESCANDO Ravenna, l’evento legato alla pesca sportiva di impatto turistico

PESCANDO Ravenna, l’evento legato alla pesca sportiva di impatto turistico

By Redazione

PESCANDO Ravenna è un evento alla prima edizione che si pone l’obbiettivo di diventare un appuntamento fisso legato alla pesca sportiva di impatto turistico.

Il programma si svolgerà in due giornate, sabato 18 Maggio alle ore 9.00 Gara di pesca sportiva ( pesca in vivo) presso il Molo sud diga foranea B. Zaccagnini, dalle ore 14.00 alle ore
18.00 Bilancioni aperti ( visita accompagnata) sui Fuimi Bevano, Fiumi Uniti e Piallassa della Baiona, Dalle ore 19.00 Gara di surf casting sulla spiaggia di Lido Adriano dal bagno Cala Celeste
al Bagno Caesar.

Domenica 19 Maggio partenza dalle ore 08.00 con Gara di pesca sortiva da barca in equipaggio dalla Diga Foranea B. Zaccagnini, alle ore 9.30 Convegno Turismo e Pesca una risorsa per Ravenna. Ci
sarà anche un’area espositiva di prodotti del settore pesca presso il centro commerciale Augusta Viale T. Zancanaro di Lido Adriano.

Con il patrocinio della Regione Emilia Romagna iniziativa finanziata con fondi europei per la pesca, la Provincia di Ravenna, il Comune di Ravenna e la Camera di Commercio di Ravenna.

In collaborazione con Arci pesca, Fipsas, surfcasting Romagna, Associazione Italiana pesca Sportiva, Ravenna Fishing Club e la motobarca Elisa di Marina di Ravenna.

Sponsor Cooperativa lavoratori del Mare di Rimini, Amore di Mare, Mazzolada vini, Grand Hotel Azzurra

Come nasce l’idea progetto

Fu questa un’idea di Libero Asioli e di Secondo Galassi con la collaborazione di Paola Fantinelli: pensando al futuro del turismo per Ravenna pure nella considerazione che l’Italia, ricca di
mare e di acque, di ambienti naturali, di storia e di cultura, fosse priva di un turismo organizzato legato alla pesca sportiva o alla vita all’aria aperta nelle vie d’acqua interne e costiere.

Il tema “Turismo e Pesca: un binomio pensato per offerte integrate alla cultura ed all’arte, alla gastronomia e al territorio, per la nascita di organizzazioni di servizi e di logistica ai fini
di veicolare sul territorio maggiori presenze di turisti ( non per caso) per la pesca e per la vita all’aria aperta , in grado di stimolare investimenti ed attrattive, sulle vie d’acqua e sul
mare “.

Far conoscere Ravenna, che nel 2019 sarà candidata come capitale europea della cultura, ricca di zone umide, di pinete, di acque fluenti e di mare, è stato l’argomento trainante
di un momento di riflessione per la tutela di ambienti bisognosi di investimenti e di obiettivi per un utilizzo compatibile nell’affermazione che se vi è un interesse economico vi
è pure la salvaguardia di essi.

Cercare, quindi, dalle sorgenti al mare tutte le forme di utilizzo compatibili ( pesca, allevamenti, navigazione, ecc.) in rapporto ad uno sviluppo economico del territorio, nella valutazione
di tutte le tradizionali destinazioni, sono emerse ulteriori opportunità, offerte dalla pesca legata al turismo per produrre incoming.

L’evento, “Pescando Ravenna”, nel suo percorso di approfondimenti evolutivi ha evidenziato spazi di intervento innovanti, fino ad ora tenuti marginali allo sviluppo socio-economico del
territorio, per cui si è ritenuto opportuno proporre a Lido Adriano un confronto fra tutti i portatori di interessi, promuovendo l’esclusività rappresentata dalle varie pratiche
di pesca per attirare nel settore del turismo, investimenti privati anche nelle proprietà pubbliche delle valli, delle lagune, dei boschi, del territorio e del mare ecc.

Si è ritenuto che l’idea progetto, per essere avviata, dovesse essere condivisa, per tale motivo l’evento, ” Pescando Ravenna”, propone gare di pesca, presenta una ricettività
conviviale nei bilancioni di pesca ricreativa, realizza un convegno con temi specifici, a dimostrazione delle opportunità e potenzialità esistenti che, oltre a stimolare un
confronto, evidenziano innovanti percorsi per attirare investimenti, per produrre reddito e nuova occupazione.

In particolare l’evento è rivolto alle Associazioni di pesca sportiva e professionale, agli operatori turistici ed alle Istituzioni, indica la pesca come vettore di turismo stimolando
sinergie per una progettualità comune in grado di favorire, con più convinzione, vacanze con pacchetti offerta in ogni periodo dell’anno, evidenti benefici per l’organizzazione e
la redditività aziendale, non solo in ambito regionale o nazionale ma principalmente sui mercati esteri, in modo da prospettare, con una maggiore aggressività, la pesca, quale
ulteriore eccellenza innovante per lo sviluppo delle attrattive integrate del territorio, a fronte di un’ulteriore risposta turistica regionale al processo di globalizzazione in atto da vari
anni.

Questa è la sintesi di quanto la Provincia ed il Comune di Ravenna e la Pro Loco di Lido Adriano hanno sviluppato in questi mesi di lavoro che ha visto un’adesione sempre più
partecipata di tutte le Istituzioni , Associazioni , Operatori interpellati, con interessi e contributi sempre più focalizzati a migliorare l’iniziale idea progetto, fornendo
quell’impegno che ha consentito di promuovere questo evento.

Senza facili illusioni, pur sapendo le difficoltà che si incontreranno, l’evento lancia una sfida al processo di globalizzazione del turismo e dimostra quello che la pesca sportiva
può fare, al fine di incoraggiare gli operatori ad aprire nuove vie promozionali, promuovendo un’economia turistica ravennate ed emiliano-romagnola.

In tale contesto è necessario attrarre turisti dall’estero rispondendo con offerte innovanti ai mercati esteri mettendo in gioco la totalità della propria offerta ampliata ed
integrata dalle sorgenti al mare che , fra l’altro, porterà a superare la tradizionale temporalità dei pochi mesi turistici.

La Regione Emilia-Romagna, la Provincia ed il Comune di Ravenna, l’Ente Regionale del Turismo, Le Associazioni di Pesca Sportiva e Professionali, l’Associazione Piscicoltori Italiano,
l’Autorità di Bacino del fiume Po, il Parco del Delta del Po, la Federazione dei produttori delle attrezzature di pesca, un Tour Operator, come maggiori portatori di interessi,
presenteranno le varie opportunità e la Pro Loco di Lido Adriano con il lavoro organizzativo dimostra come questi enti siano di valido supporto operativo per favorire lo sviluppo del
territorio.

L’Azione della Provincia e del Comune di Ravenna ed il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna

L’idea progetto della Provincia e del Comune di Ravenna ha incontrato l’adesione della Regione Emilia-Romagna che ha colto la natura strategica di tale iniziativa, che, fra l’altro, richiama
l’applicazione delle direttive dell’Unione Europea per lo sviluppo socio economico delle marinerie, al fine di ridurre lo sforzo di pesca e stimolare nuove professioni o favorire maggiori
opportunità per promuovere pluriattività per i pescatori.

Il turismo e la pesca sportiva abbinati alle potenzialità del mondo della pesca marittima, possono favorire un’economia intelligente, sostenibile ed inclusiva, proponendo buoni livelli
di occupazione, di produttività e di coesione sociale, conferendo un maggior valore aggiunto alle marinerie per contrastare la fase emergenziale di questo periodo che sta provocando il
declino di molte comunità costiere dipendenti dalla pesca,.

Promuoverà altresì gli investimenti in corso con il Fondo Europeo della Pesca (FEP 2007-2013) e quelli futuri del Fondo Europeo Affari Marittimi Pesca ( FEAMP 2014-2020),
valorizzerà il capitale umano e favorirà la diversificazione professionale consentendo alle comunità marittime locali di acquisire le capacità necessarie per
partecipare a nuove attività emergenti in altri settori.

Non a caso l’Unione Europea nella nuova Politica della Pesca (PCP) e nel suo strumento finanziario attuativo ( FEAMP 2014-2020) ha posto sei obiettivi prioritari che fra l’altro esplicitano:

Ø il rafforzamento dell’occupazione e la coesione territoriale;

Ø lo sviluppo della crescita economica e dell’inclusione sociale, creazione di posti di lavoro e sostegno alla mobilità dei lavoratori nelle comunità costiere e interne
dipendenti dalla pesca e dall’acquacoltura;

Ø La diversificazione delle attività alieutiche in altri settori dell’economia marittima e crescita dell’economia marittima;

Ø lo sviluppo di nuove competenze professionali e apprendimento permanente per la riduzione dell’impatto della pesca sull’ambiente marino; la tutela e ripristino della
biodiversità e degli ecosistemi marini e dei servizi che essi offrono.

A tal fine la Regione Emilia-Romagna ha istituito due GAC : il “Distretto Mare Adriatico” che comprende i comuni costieri delle province di Ferrara e Ravenna e quello delle “Marinerie della
Romagna” che coinvolge invece i comuni costieri delle province di Rimini e Forlì-Cesena.

A fronte di una disponibilità finanziaria di 1 milione 235 mila euro, il GAC “Distretto Mare Adriatico” ha ricevuto un contributo regionale di 834 mila euro, mentre il GAC “Marinerie
della Romagna” potrà contare su circa 553 mila euro.

E’ auspicabile che queste due realtà incoraggino gli imprenditori a promuovere interventi per realizzare infrastrutture, strutture e a favorire più adeguati servizi per le
marinerie, aggiungendo valore al territorio costiero al fine di stimolare la diversificazione delle attività di pesca promuovendo pluriattività per i pescatori. Queste due
società con capitale pubblico e privato dovranno rendere esecutivi gli indirizzi ed il programma approvato dalla Regione, tramite bandi, rivolto allo sviluppo socio-economico del
territorio costiero vincolato al benessere delle marinerie

Le opportunità: pesca e turismo

Se pensiamo alla vocazione ittiogenica dei nostri torrenti, dei fiumi, dei canali di bonifica associata alle potenzialità dei laghi e dei bacini artificiali, si possono individuare
ulteriori attrattive proponendo itinerari di pesca in tutti i periodi dell’anno: nelle acque fredde di montagna i Salmonidi e Timallidi ( si pescano specialmente in autunno, inverno e
primavera); nelle acque calde di pianura i Ciprini ( Carpe, Tinche, ecc) , gli Ictaluridi ( Pesce gatto ecc) e specialmente le specie endemiche come il pesce Siluro, il Luccio perca, le Carpe
erbivore (si catturano nel periodo primaverile- autunnale).

In questo contesto l’offerta turistica può dar corso all’applicazione di varie pratiche che si differenziano non solo in funzione delle specie ittiche da pescare ma anche come esercizio
dell’attività, ad esempio : in montagna si effettua la pesca a mosca, lo spinning, il No Kill, e si bivacca lungo i torrenti per esercitare l’attività di pesca sportiva; in
pianura si effettua il Carp fishing; la pesca a fondo; il belly boat ecc. esercitando la pesca lungo i fiumi ed i canali di bonifica.

Per tali attività sarà necessario realizzare aree attrezzate di soggiorno all’aria aperta o convenzioni alberghiere e fornire un’organizzazione per l’assistenza e la gestione
indicando i percorsi pilotati; le attrattive ambientali, culturali ed enogastronomiche specifiche in ogni zona di quei territori.

Se consideriamo il mare con la pesca sportiva da natante, è possibile stimolare l’offerta turistica in ogni periodo dell’anno rivolta ai pescatori nazionali ed europei promuovendo una
pesca compatibile a specie ittiche anche di forte attrattiva ( Tonno ) che richiederanno però autorizzazioni ed un’organizzazione condivisa fra le varie Istituzioni competenti e fra le
Organizzazioni della pesca professionale e le Associazioni di pesca sportiva nell’applicazione dei piani di gestione e dei criteri di tutela delle specie.

A tal fine si dovranno pensare ed attuare piani di gestione ai fini di un prelievo responsabile finalizzato a mantenere popolazioni stabili ed autoriproducentesi sapendo che esse sono composte
da migratori i cui confini di riproduzione avvengono nel mare da costa a costa ed in epoche differenziate.

In ogni periodo dell’anno, l’offerta turistica legata al mare darà corso anche al pescaturismo, alla pesca da riva o sui moli foranei, oltre ad un’attività collegata alla presenza
di specie pressoché stanziali ( Orate, Branzini, Cefali. Mormore ecc.) consentirà opportunità di pesca, nella temporalità delle presenze, a specie migratrici come
gli Sgomberi, i Palamiti, i Dentici, i Saraghi, le Ombrine ecc.

La pesca sportiva in mare potrà pure avvalersi di zone attrezzate come gli allevamenti off shore di cozze, come le barriere sommerse, oppure a distanze di sicurezza dalle piattaforme
esaurite dell’ENI che da sempre presentano qualità ambientali a forte richiamo per molte specie ittiche. In tali zone è possibile pescare le Orate, le Mormore, i Saraghi ecc. che
trovano qualità di habitat ideali e un completamento della loro dieta alimentare con le Cozze allevate in sospensione.

Non devono inoltre essere dimenticate le opportunità che possono offrire i bilancioni di pesca ricreativa lungo i moli e le dighe foranee, presso le foci o nell’interno dei fiumi o dei
canali, strutture che possono integrare pacchetti turistici e servizi offerti al turista nel pacchetto vacanze o per momenti di pesca e vita all’aria aperta in ogni periodo dell’anno.

L’acqua, quindi , può essere un vettore di attrazione da far riscoprire agli Operatori per un turismo responsabile proponendo nuove motivazioni fuori dal turismo tradizionale completate
con tour e soggiorni tra le bellezze ambientali, quelle culturali delle citta d’arte, dei castelli e dei borghi medievali , delle chiese e delle pievi, in zone dove vive quell’artigianato che
come arte è un vanto, soffermandosi per piacevoli incontri di pesca sportiva e di pescaturismo organizzato nell’entroterra e nel mare, dove l’acqua diventa un’eccellenza di svago e di
vacanza e propositiva per nuova occupazione.

Con l’ausilio di operatori turistici saranno possibili gite organizzate con trasporti in pullman, con guide turistiche e servizi di ospitalità presso agriturismi, alberghi, pensioni,
villaggi turistici, sarà possibile percorrere con battelli le acque interne navigabili per i trasferimenti e per la pesca, offrire house boat per una vacanza nel Po e/o nelle idrovie,
nelle lagune costiere, disporre di motopescherecci convenzionati ed attrezzati per il pescaturismo in mare e barche da diporto per la pesca in mare, utilizzare infine l’ospitalità di
stabilimenti balneari convenzionati per il surf casting e di bilancioni di pesca ricreativa aperti ad un flusso turistico compatibile.

L’Arci Pesca Fisa e la Fipsas annoverano solo in Emilia-Romagna circa 90.000 iscritti e oltre 1.000.000 di praticanti a livello nazionale. A questi si devono associare i circa 800.000
praticanti la pesca con natante in mare ai quali si possono aggiungere i pescatori sportivi della UE che potrebbero trovare ulteriori attrattive nelle potenzialità offerte dal ravennate.

La regione Emilia-Romagna con i suoi 120 km di costa è una delle regioni con più forti e antiche tradizioni peschereccie con una flotta di 667 battelli pari al 5,8% della flotta
italiana a cui si sommano 808 battelli iscritti alla V categoria ( battelli asserviti agli impianti di maricoltura) con oltre 3.200 pescatori ed armatori imbarcati.

L’economia ittica nel turismo pescasportivo

Non esistono indagini statistiche per produrre elementi di raffronto economico al fine di stimare il volume d’affari del settore pesca sportiva-economia ittica in rapporto allo sviluppo di un
turismo integrato, sarà necessario avviare un’indagine di mercato per valutare la domanda e l’offerta nazionale ed estera ed il valore aggiunto di ogni segmento delle attività
proposte dai vari progetti .

E’ evidente che per formulare un’analisi costi e benefici sarà necessario partire da un’analisi swot in termini di punti di forza e debolezza quali sintesi delle specifiche situazione
socio economiche di ogni segmento del progetto che dovranno identificare le attrattive turistiche di pesca integrate nelle zone geografiche costiere e dell’entroterra, i costi dei servizi
proponenti le molteplici peculiarità che integreranno la pesca come vettore del tradizionale turismo culturale, balneare e gastronomico.

Già ora si può affermare che la pesca sportiva richiama annualmente nelle zone di montagna della regione Emilia-Romagna circa 22.000 pescatori di trote provenienti da tutte le
regioni d’Italia a cui vanno aggiunti 30.000 pescatori dell’Emilia-Romagna. Tali dati sono rilevati dai tesserini abilitativi per la pesca alle trote rilasciati dai circoli delle Associazioni e
dai Comuni ed elaborati annualmente dalla Regione.

Volendo approssimare un volume d’affari, si può partire da una spesa giornaliera pro capite di €. 30 che porterà a stimare una circolazione di moneta ( in aree marginali di
montagna) di oltre €. 1.500.000,00 annui ( senza citare l’indotto).

Per comprendere il sistema economico della pesca sportiva nel sostenere un’economia ittica si presentano alcune rilevazioni :

Ø La FIPO raccoglie al suo interno la quasi totalità delle Aziende che operano in Italia nel settore della pesca ricreativa, il cui volume di affari è stimato in oltre 500
milioni di euro all’anno. Scopo della Federazione è la promozione della pesca sportiva, la valorizzazione del mercato nazionale ed internazionale, la costruzione di una rete di rapporti
istituzionali validi a qualificare la figura del pescatore.

La Fipo ha pubblicato un’indagine di mercato effettuata dalla NIELSEN, in Italia il settore della pesca sportiva annovera circa 1.500 punti vendita specializzati di pesca sportiva e circa 1.000
punti vendita generici che trattano anche la pesca sportiva. La manodopera impegnata nella produzione, importazione e distribuzione, ingrosso, commercio al dettaglio e servizi è valutata
in circa 15.000 unità. In media i pescasportivi italiani investono annualmente circa € 300,00 pro capite, e sempre annualmente si stima che ogni rivenditore abbia un fatturato medio
di € 150.000,00.

Ø Le licenze di pesca rilasciate dalla Regione Emilia-Romagna risultano 90.000; i pescatori se investono nelle attrezzature circa €.300 ( indagine Nilsen) sostengono un volume di
affari di €. 27.000.000,00, mentre a livello nazionale i circa 1.000.000 di praticanti il volume di affari sarà di €.300.000.000,00.

Ø Lo studio effettuato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali indica che i pescatori praticanti con natanti sono 800.000 e se si considera una spesa annuale pro
capite di €.600 ( attrezzature e carburante ) il volume di affari risulta di €.480.000.000,00, a questo deve aggiungersi un ulteriore valore per l’affitto degli attracchi portuali,
gli alaggi del natante oltre alle manutenzioni il cui valore per natante è annualmente stimabile in €.3.000,00. Tali spese complessivamente comportano una circolazione di moneta per
€.600.000.000,00 per un totale di settore di €.1.080.000.000,00

Da questi dati emerge che il prodotto interno nazionale della pesca sportiva si può stimare in €.1.380.000.000,00 a cui si deve aggiungere l’indotto che, in un’approssimazione
realistica. si calcola in ulteriori €.500.000,00 per un totale complessivo di €.1.880.000.000,00.

In questo periodo di stallo del settore turistico sarà’ importante stimolare, con una ricerca di mercato, l’interesse dei Tour Operator e delle loro agenzie per valutare
l’attrattività della pesca sportiva e della vacanza nelle vie d’acque navigabili o nelle valli e lagune costiere al fine di promuovere investimenti, pure utilizzando i programmi dei
fondi strutturali europei .

Per tali interventi è indispensabile semplificare le procedure amministrative e snellire le autorizzazioni, per stimolare interessi e favorire l’applicazione dei fondi strutturali
europei che richiederanno un cofinanziamento da parte degli operatori.

L’utilizzo degli ambienti costieri e delle acque in genere deve essere supportato da piani di gestione territoriali per sviluppare un’economia compatibile e costruire percorsi innovanti per
un’offerta turistica, non più stagionale, ma integrata, che dalla costa possa penetrare nell’entroterra a beneficio dell’intero territorio regionale.

E’ questa la chiave per promuovere incoming, stimolare investimenti sul territorio ampliando l’offerta turistica da pochi mesi all’anno a tutti i mesi dell’anno, essendo la pesca, con le specie
pescabili e le sue pratiche di cattura un’attività in esercizio tutto l’anno.

Le istituzioni, in fine, dovranno favorire gli investimenti dando quel supporto amministrativo capace di ridurre i tempi burocratici e di prevedere ogni compatibile necessità in grado di
valorizzare il territorio, favorire l’occupazione e incrementare il reddito.

Programma Pescando Ravenna

Sabato 18 maggio

Pesca Sportiva in Acque Marittime specialità Canna da Riva (pesca dai moli e/o sassaie)

sul molo foraneo B. Zaccagnini (Diga Sud) di Marina di Ravenna zona muro interno con mantenimento del pescato in vivo, ore 8.30 inizio Gara

Bilancioni aperti

Dalle 14.00 alle 18.00

Iscrizione euro 5,00 – Bimbi sotto ai 14 anni gratis
Appuntamento ore 13.30- 15.00 Piazza Vivaldi – Lido Adriano
Gli ospiti saranno accompagnati ai bilancioni da accompagnatori volontari della Pro Loco

Pesca Sportiva in Acque Marittime specialità Surf Casting (pesca dai litorali)

sul litorale di Lido Adriano dallo stabilimento CALA CELESTE salendo verso nord ore 19.00 inizio Gara

Domenica 19 maggio

Trofeo “OPEN” di pesca dalla barca in equipaggio

0re 8.00 .Il pubblico potrà assistere alla partenza degli equipaggi dal foraneo B. Zaccagnini (Diga Sud) di Marina di Ravenna

Per i pescatori interessati nel sito della Pro Loco http://www.prolocolidoadriano.it troveranno tutti i regolamenti, e orari per le iscrizioni dovranno
pervenire entro le ore 10,00 di Giovedì 16 maggio, presso la Pro Loco di Lido Adriano tramite fax allo 0544 495353 oppure alla mail pescandoravenna@gmail.com contributo individuale di
Euro 13,00 a partecipante che potranno essere versate al momento del raduno. I ragazzi under 14 potranno partecipare gratuitamente ma devono comunque iscriversi.

Convegno

Presso Grand Hotel Azzurra – Viale Petrarca 402 – 48122 Lido Adriano

Turismo e pesca: una risorsa per Ravenna
iscrizioni dalle ore 8.30
inizio lavori 9.30

Il pubblico interessato puo partecipare dalle ore 9.30
Informazioni – Iscrizioni – segreteria presso la Pro Loco Lido Adriano
Dal lunedì al venerdì – Dalle ore 10.00 alle ore 12.00
Sabato e domenica – Dalle ore 09.30 alle ore 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00

Telefono 0544/495353 Cellulare 338/2034020 Fax 0544/495353

http://www.prolocolidoadriano.it

Redazione Newsfood.com+WebTv

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