Pensionati: le osservazioni del Cupla sulla manovra economica per il 2008
26 Novembre 2007
Il Cupla, Coordinamento unitario dei pensionati del lavoro uutonomo, al quale fanno capo otto associazioni nazionali dei pensionati (Anap Confartigianato; Associazione pensionati Cia; 50 &
Più Fenacom Confcommercio; Cna Pensionati; Federpensionati Coldiretti; Fipac Confesercenti; Fnpa Casartigiani; Sindacato pensionati Confagricoltura) e che rappresenta oltre cinque
milioni di pensionati del mondo del lavoro autonomo, ritiene che la manovra finanziaria 2008, alla luce dell’approvazione del disegno di legge finanziaria vero e proprio e del decreto collegato
da parte di un ramo del Parlamento, contenga una serie di interventi apprezzabili mirati a favorire le classi meno abbienti e più deboli della popolazione, tra cui gli anziani. Al tempo
stesso, però, il Cupla deve rilevare che la manovra perpetua alcune discriminazioni ai danni del lavoro autonomo e non affronta adeguatamente i nodi del rilancio produttivo del nostro
Paese e della qualificazione e razionalizzazione della spesa pubblica.
Tra le misure che il Cupla apprezza e condivide ci sono:
– l’aumento delle pensioni basse, anche se è inaccettabile l’ingiustificata differenziazione tra ex autonomi e ex dipendenti riguardo agli anni di contributi per accedere al beneficio;
– l’ulteriore detrazione fiscale ai fini dell’imposta ICI sulla casa e le agevolazioni sugli affitti;
– il bonus per gli incapienti;
– il programma di edilizia popolare destinato ai soggetti più svantaggiati;
– la forfetizzazione dell’imposta per i lavoratori autonomi marginali;
– la cancellazione del ticket sanitario sulla diagnostica;
– l’aumento degli stanziamenti per il Fondo per la non autosufficienza;
– l’esenzione dal pagamento del canone Rai degli anziani over 75 anni;
– una prima, anche se insufficiente, riduzione dei costi della politica.
Il Cupla prende atto che la manovra fa i primi passi in direzione dell’accoglimento di due rivendicazioni sulle quali si sono mobilitati in modo massiccio i pensionati del lavoro autonomo con
la raccolta di firme per le petizioni popolari: il recupero di parte del potere di acquisto perduto delle pensioni e l’intervento per i non autosufficienti.
Tuttavia, resta del tutto inascoltata la richiesta di equiparazione degli assegni familiari tra ex lavoratori autonomi ed ex lavoratori dipendenti.
Come osservazione di carattere generale, inoltre, il Cupla rileva che non vengono affrontati ed avviati a soluzione i nodi di fondo legati all’invecchiamento della popolazione, che
richiederebbero interventi di carattere più complessivo e di ben altra portata.
Per questo, il Cupla rilancia la piattaforma rivendicativa, con particolare sottolineatura dei seguenti problemi:
– equiparazione degli assegni familiari;
– recupero e mantenimento nel tempo del potere di acquisto delle pensioni;
– approvazione di una legge nazionale sulla non autosufficienza e adeguato finanziamento del relativo Fondo;
– approvazione e finanziamento di livelli di assistenza sociale validi per tutto il territorio nazionale;
– applicazione della legge 328, in particolare finanziando e orientando i servizi verso l’assistenza domiciliare e l’assistenza domiciliare integrata;
– riqualificazione dell’assistenza sanitaria e conferma della scelta del servizio pubblico per tutti i territori;
– integrazione degli anziani nella società e utilizzo della risorsa anziani;
– politiche dell’invecchiamento attivo;
– indirizzo dell’azione di governo a tutti i livelli verso politiche della sicurezza e della legalità che tengano conto della fragilità degli anziani di fronte ai fenomeni di
criminalità.