Obesità, madri e figli si percepiscono più magri del reale

29 Novembre 2011
Problemi di percezione Quando madre e figlio sono colpiti da obesità o sovrappeso si specchiano, la loro immagine è più magra della realtà.
Questo è medaglia a due facce. A livello psicologico, tale inganno migliora l’autostima e riduce la sofferenza. Tuttavia, l’errata percezione rende difficile (per non dire impossibile)
l’inizio di programmi per perdere peso, ritenuti inutili.
A dirlo, una ricerca della Columbia Medical Center diretta dalla dottoressa Nicole Dumas e presentata a “Nutrition, Physical Activity and Metabolism/Cardiovascular Disease Epidemiology and
Prevention”, recente convegno dell’American Heart Association.
La squadra di lavoro ha selezionato donne e bambini, tutti residenti in città americane, sottoposti ad un doppi controllo.
Prima, la misurazione di altezza e peso ha definito oggettivamente il loro stato: obesità, sovrappeso, normopeso. Risultato, il 66% delle donne era sovrappeso/obese; stessa situazione
per il 39% dei bambini.
Poi, i volontari sono stati incoraggiati ad esprimere un parere sullo stato fisico e su quello del parente.
La stragrande maggioranza (88%) delle signore obese sottostimava il proprio peso, stessa situazione per le sovrappeso e le normopese, rispettivamente 43% e 13%.
Stesso fenomeno per la prole: Anche qui, i più (86%) degli obesi si vedevano con molti meno chili della realtà. La percentuale degli errori diventava minima per i normopeso, in
fallo solo nel 15% dei casi.
Andazzo uguale per i giudizi incrociati: madre che valutava il peso del figlio e viceversa.
Se era il piccolo con tanta ciccia, il 50% delle genitrici lo giudicava sottopeso.
A ruoli invertiti, il 41% dei bimbi riteneva troppo in carne. Ciò detto, i figli di madri obesi e sovrappeso identificavano come donna sana le immagini femminili con un bel po’ di peso.
Regola generale: all’aumentare del peso diminuisce la capacità di valutazione del proprio od altrui corpo.
E, sostengono i ricercatori, tale auto-inganno impedisce di partecipare a programmi di dimagrimento e dieta, in quanto il soggetto si vede a posto.
Conclude la dottoressa Dumas: “Sembra che la maggioranza delle mamme e dei bambini con qualche chilo di troppo non si renda conto di dover dimagrire, e di doverlo fare prima di tutto per la
propria salute se si tratta di un sovrappeso consistente o di una vera e propria obesità. Purtroppo sembra che l’obesità sia diventata quasi una norma accettabile, in alcune
famiglie: di fatto esiste una specie di “barriera” psicologica alla riduzione di peso, quando non si riesce a vedere la realtà e si continua a credere di non aver bisogno di perdere i
chili di troppo”.
FONTE: Ellin Holohan, “Many Obese Moms and Kids Underestimate Their Weight”. HealthDay 26/11/011
Matteo Clerici
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