FREE REAL TIME DAILY NEWS

Lombardia: Progetto “Targa la bici”

Lombardia: Progetto “Targa la bici”

By Redazione

Bergamo – “Targa la bici” è un modo per far crescere l’uso di questo mezzo di spostamento, soprattutto nel caos del traffico cittadino d’oggi, ed è anche un mezzo per
abbassare il rischio di furto, che purtroppo resta una piaga diffusissima in Italia.

Ora c’è qualche segnale di arretramento dei ladri di biciclette, ma restano purtroppo molte, ogni giorno, le sparizioni di biciclette sulle nostre strade. Ci sono specialisti in azione,
scatenati: si è calcolato anche un tempo medio di “appropriazione” indebita. In genere il ladro che mette l’occhio su questa o quella bicicletta, preferibilmente bella e costosa, si
impegna per 3 minuti (di media), poi desiste. Da qui la necessità di attrezzarsi con antifurto un po’ più efficaci di quelli dozzinali, ben noti ai ladri che hanno pertanto
facilità di azione.

Gli obiettivi di “Targa la bici“, che si traduce in “BiciSicura“, sono stati spiegati questa mattina nello Spazio Viterbi, in Provincia, dall’assessore ai Trasporti Pubblici,
Roberto Chiorazzi;dal campionissimo Felice Gimondie da Claudio Pasinelli, amministratore unico della società Easy Trust, che propone questo sistema – illustrato come molto efficace – in
Italia.

E naturalmente c’era Gloria Gelmi, regista dinamica di tutte le iniziative per una mobilità più sostenibile, che è lo sforzo su cui ha insistito Chiorazzi. Si vuole una
qualità di vita migliore e questo è possibile anche grazie alla riduzione del traffico motorizzato, dell’inquinamento atmosferico, del rumore e dei consumi di carburante. Questa
è una delle finalità anche delle piste ciclabili volute dalla Provincia in Val Brembana, in alta Val Seriana e nella Bassa.

Chiorazzi che, come una gran parte di cittadini, ha vissuto l’esperienza del furto di biciclette, ha motivato l’operazione “Targa la bici” con la volontà precisa di contrastare i
manolesta. Le esperienze fatte altrove sono incoraggianti, con un considerevole calo di furti e un parallelo aumento dei ritrovamenti.

Anche la storica fabbrica di bici Bianchi è fra i sostenitori di questa operazione: da qui la presenza di Felice Gimondi, che ha ricordato il recente furto di biciclette, fuori
dall’albergo in cui era in ritiro la squadra-corse, con un danno di 130 mila euro.

Gimondi si è fatto interprete di alcuni problemi che si presentano con il bollino per “personalizzare” la bici. Si può facilmente eliminare. Bisognerebbe marchiare il telaio, con
convergenze di volontà da parte di produttori che si uniformassero.

Claudio Pasinelli ha esposto tutti i molti vantaggi dell’operazione “Targa la bici“, portando esempi di nazioni e città dove si sono ottenuti miglioramenti rilevanti sul fronte
della deterrenza e del recupero. In Italia le indicazioni positive vengono da città come Parma, Modena, più vicino a noi Brescia.

Nelle città emiliane, da raffiche di furti dell’ordine di migliaia si è scesi al 10-14% e si può scendere fino al 2-2,5%. Dove si abbattono i furti, si fa salire l’uso
della bici. Efficace è la dotazione di un buon antifurto da 15-20 euro per scoraggiare i ladri: importante è che gli antifurto resistano alle attenzioni e ai tentativi dei ladri
per 5 minuti. A maggior ragione crescerà la rinuncia se la bici sarà identificata.

Quando la bici è anonima, il ladro ha mano libera. La targa è in un materiale speciale. Sono oltre 30 mila fin qui le bici registrate con Easy Trust in Italia, con una
media sulle 1.500-2.000 nuove al mese. Chiaro che l’efficacia dell’antifurto aumenta con la diffusione della bici e delle misure di difesa (targa di identificazione e antifurto).

Molti coltivano anche velleità di scaltrezza in Italia e anche per questo rischio ci si è cautelati con una serie di vincoli: occorrono l’identificazione della bici; in caso di
furto, l’indennizzo viene concesso solo con acquisto di una bici sostitutiva; antifurto adeguato al valore della bici.

In media si va sui 5 euro per l’identificazione e su una forbice dai 20 ai 60 euro per l’assicurazione. Sono trecento, fin qui, gli assicurati delle bici a Bergamo e si è rilevato un
notevole calo nei furti (incidenza del 6-7%).

La durata dell’assicurazione è calcolata su un anno ma si sta studiando di portarla a 2-3 anni. Il kit del sistema “BiciSicura” è disponibile fino al 30 giugno (si
procederà fino ad esaurimento e l’interesse di questi giorni lascia intendere che si finirà molto prima di giugno). Lo si trova nei negozi che vendono bici, dove – in molti casi –
ci si può anche assicurare. È comunque possibile anche muoversi liberamente, grazie a un numero verde e con internet.

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD