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Libera circolazione nell'interesse dell'economia svizzera

By Redazione

Berna – Il Consiglio federale avvia la consultazione relativa alla proroga dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone con l’Unione europea, dall’introduzione nel 2002 a questa
parte, la Svizzera ha fatto esperienze positive in materia di libera circolazione, che è molto importante per la crescita economica della Svizzera.

L’Accordo sulla libera circolazione delle persone tra la Svizzera e l’UE va pertanto mantenuto anche dopo il 2009. Il Consiglio federale ha avviato una pertinente consultazione che
durerà fino al 27 febbraio 2008.
Inizialmente l’Accordo sulla libera circolazione delle persone era stato concluso per una durata di sette anni. È prorogato tacitamente se nessuna delle parti notifica la mancata proroga
entro il termine di tale periodo, ovvero entro il 31 maggio 2009. Al momento di licenziare i bilaterali I, il Parlamento svizzero aveva stabilito che la continuazione dell’Accordo sarebbe stata
decisa mediante decreto federale soggetto a referendum. Il Parlamento deve procedere alla votazione finale durante la sessione estiva 2008 per consentire lo svolgimento tempestivo di
un’eventuale votazione popolare (entro il 31 maggio 2009).

L’Accordo sulla libera circolazione delle persone con l’UE ha una grande importanza per l’economia svizzera ed ha fortemente contribuito alla crescita economica del nostro Paese. Consente di
preservare i posti di lavoro disponibili e di crearne di nuovi. La continuazione coerente dell’accordo consolida le relazioni bilaterali con l’UE e quindi anche l’accesso agevolato delle
imprese svizzere al mercato interno dell’UE (490 mio. di persone). I quasi sei anni di esperienza in materia di libera circolazione hanno dimostrato l’infondatezza dei timori secondo i quali
l’Accordo avrebbe dato adito a un’immigrazione di massa. Non si sono constatati neppure un dumping salariale sistematico né il cosiddetto turismo sociale. Grazie alle misure
accompagnatorie e all’apertura graduale e controllata, la Svizzera si è inoltre assicurata contro eventuali rischi in tal senso. Questa politica coronata di successo va pertanto
proseguita.

Originariamente era previsto di inviare in consultazione la proroga dell’Accordo contemporaneamente all’estensione della libera circolazione delle persone alla Romania e alla Bulgaria.
Ciò tuttavia non è possibile poiché al momento attuale non vi è ancora un risultato definitivo delle trattative in merito all’estensione della libera circolazione
delle persone a questi due Stati. Visto il nesso contenutistico tra la proroga e l’estensione dell’Accordo si prevede tuttavia di svolgere contemporaneamente la procedura d’approvazione
parlamentare.

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