L'enzima che rende obesi
17 Ottobre 2007
L’enzima TPPII è una delle cause dell’obesità, attraverso gli stimoli portati alla formazione delle cellule di grasso, è quanto sostiene uno studio condotto
dall’Organizzazione europea di biologia molecolare.
Lo stesso enzima era stato in precedenti ricerche collegato allo stimolo della fame negli individui, ma un gruppo di scienziati, coordinato da Jonathan Graff, è riuscito a mostrare come
esso potrebbe essere coinvolto più in profondità nell’origine dell’obesità. I ricercatori hanno scoperto che TPPII stimola la formazione di cellule di grasso nei vermi e
nei mammiferi, e che una sua riduzione porta a un decremento dei depositi di grasso. I topi – su cui sono state condotte le analisi – con più bassi livelli di TPPII erano quelli
più magri nonostante il consumo di cibo fosse lo stesso degli altri. Gli scienziati sperano che attraverso lo studio dell’enzima si possa arrivare a nuovi farmaci in grado di combattere
l’incremento dei livelli di obesità nella popolazione.
Negli Stati Uniti circa 40 milioni di persone sono obese e il governo del Regno Unito prevede che circa 12 milioni di adulti oltre Manica saranno obesi entro il 2010 se non si implementeranno
politiche idonee a ridurre il fenomeno. L’obesità – è bene ricordare – è all’origine del 70% delle patologie cardiovascolari e dell’80% dei casi di diabete di tipo II nel
mondo. Rappresenta perciò un serio rischio per la salute e un grave danno per le finanze degli Stati. Italia inclusa.