La soia protegge il fegato degli obesi

25 Aprile 2012
La soia in aiuto dei malati di obesità, con le sue proteine capaci di ridurre i livelli di grasso e trigliceridi del fegato.
Questa l’ipotesi valutata da una ricerca dell’Università dell’Illinois, diretta dal professor Chen Hong e presentata al corrente Experimental Biology Meeting.
Hong e la sua squadra sono stati spinti all’azione dalla situazione degli USA, in cui le statistiche mediche descrivono il 30% della popolazione malata di obesità, con quasi sempre casi
di fegato grasso, condizione che apre la strada all’insufficienza epatica. Come ricordano gli esperti, è tutto in problema di quantità: è normale che il grasso venga
metabolizzato nel fegato, ma in caso di obesità la quantità di grasso è eccessiva. Risultato, il “Il fegato diventa una discarica per il grasso in eccesso”.
In cerca di una soluzione, gli esperti hanno lavorato con topi da laboratorio, sia normopeso che affetti da obesità, nutriti con proteine di soia.
Si è così notato come, mentre i topi magri non ottenevano benefici, i roditori obesi mostravano un doppio miglioramento. La soia riduceva (-20%) dei trigliceridi del fegato e
rendeva l’organo più capace di gestire il metabolismo dei grassi.
Perciò, concludono i ricercatori, è probabile che la soia possa aiutare i soggetti colpiti da obesità, stimolando il corretto funzionamento del fegato.
FONTE: “Fight Obesity With Soy”, American Society for Biochemistry and Molecular Biology, 22/04/012
Matteo Clerici
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