In occasione di Macfrut la Graziani Packaging “apre” il nuovo stabilimento

14 Settembre 2009
A Macfrut 2009 succede di tutto. «Non potevamo portare lo stabilimento dentro la Fiera – spiega Stefano Graziani, uno dei titolari della Graziani Packaging – così lo inaugureremo nel
giorno di apertura di Macfrut». Già, perché Macfrut (Cesena 7-9 ottobre), maggior manifestazione del Mediterraneo specializzata in ortofrutticoltura e fra le principali a
livello mondiale, da tempo è anche occasione per le aziende di presentare novità e prodotti innovativi.
L’azienda che si trasferisce a Bora di Mercato Saraceno è un esempio di creatività romagnola. La Graziani Packaging lavora nel settore degli imballaggi per ortofrutta. Poi, l’idea:
la realizzazione di angolari di alta qualità. Da cui inizia l’avventura che ha portato ad avere, oggi, uno stabilimento a Valencia, in Spagna e uno in Sicilia, oltre alla produzione
cesenate.
L’ANGOLARE è un pezzo di cartone piegato a V con i due lati (alette) di pochi centimetri, ma abbastanza lungo per essere appoggiato agli angoli delle casse di ortofrutta, quando sono
impilate sui pallet (uno per angolo). Gli angolari servono per stabilizzare e assicurare il carico durante la movimentazione e il trasporto (soprattutto su gomma), i quali vengono poi bloccati
tramite reggette plastiche. Ecco, se questa è la “base” dell’idea, la Graziani Packaging ha puntato sulla qualità e la soddisfazione delle esigenze del cliente, realizzando Magic
Corner®, il primo ed unico angolare che ha un “nome e cognome”, riconosciuto dalla clientela per le sue qualità eccellenti.
Si consideri che gli angolari possono avere una resistenza all’umidità (il vero nemico della carta, in quanto ortaggi e frutta trasudano) che va da 12 ore a 12 giorni. Dipende dal tipo di
materia prima usata. Ovviamente, l’azienda di Cesena produce il tipo da 12 giorni, grazie alla speciale carta di alta qualità utilizzata. Finora la Graziani Packaging aveva a Cesena tre
unità produttive. Con questo nuovo stabilimento taglio, produzione e stoccaggio vengono unificati in un’unica struttura che insiste su 15.000 metri quadrati, dei quali 8.000 coperti, e con
la possibilità di un ulteriore ampliamento di 3.000 mq.
«Così concentriamo le lavorazioni – sottolinea Stefano Graziani – possiamo avere una logistica migliore ed essere più flessibili, evitando di spostare personale da
un’unità all’altra in caso di bisogno. Di fatto realizziamo ad un più alto livello la mission della nostra impresa: qualità, produttività e flessibilità.
Infine, faremo economia di scala, mantenendo un’ottima qualità, potremo essere maggiormente competitivi. E in questa fase dei mercati, non è poco».
L’obiettivo dell’impresa è una ulteriore crescita, soprattutto all’estero che ora, con ordini da 25 Paesi europei e del Mediterraneo raggiungono il 30%. «Vogliamo arrivare ad un
volume pari al 50% per l’estero» puntualizza Stefano e il nuovo stabilimento ha consentito di compiere innovazioni tecnologiche ai macchinari produttivi. A Bora ci saranno circa 50 addetti
e la costruzione è già predisposta per l’impianto dei pannelli solari. Questo va nel senso delle varie certificazioni di eco-compatibilità acquisite per le materie prime
usate.
«E se sarà necessario potremo ampliare lo stabilimento aggiungendo nuove ed ulteriori tecnologie» conclude Stefano Graziani.