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Imprenditori in crisi vittime della mafia in guanti bianchi, con aiuti tagliole

Imprenditori in crisi vittime della mafia in guanti bianchi, con aiuti tagliole

By Giuseppe

Data: 18 maggio 2019 06:32:11 CEST
Giuseppe Di Domenico:

Gli imprenditori in crisi sono nel mirino della mafia?

Sembrerebbe di si.

Questa è la notizia portata alla luce dall’inchiesta conclusa da un editorialista bergamasco sull’evoluzione della crisi delle piccole imprese nel nord Italia (l’articolo è uscito lo scorso sabato su un quotidiano locale della provincia di Bergamo).

Oltre ai clienti che non ti pagano, ai fornitori che ti bloccano la produzione, ai dipendenti che ti sabotano l’azienda e alle banche che ti impediscono di lavorare perché non ti concedono più credito, devi stare attento anche a loro: i delinquenti.

Organizzazioni malavitose che approfittano della crisi e della disperazione dei piccoli imprenditori per entrare nelle aziende, distruggendole dall’interno.

Niente armi. Niente brutte facce.

Oggi la minaccia arriva da mafiosi in giacca e cravatta che, con l’aiuto di commercialisti poco onesti, si offrono di finanziare gli imprenditori in difficoltà per riuscire a sfruttare le aziende ai propri fini, appropriarsi dei guadagni e svuotarle da dentro, fino alla distruzione.



Il quadro delineato dalle recenti indagini di polizia è spaventoso, ma lo è ancora di più lo scenario catastrofico in cui questa nuova, inaspettata ed inquietante minaccia si sta diffondendo.

Lombardia, Veneto, Emilia, Piemonte… Ci sono indagini aperte in tutte le regioni Italiane.

I piccoli imprenditori sono nel mirino di farabutti senza scrupoli…

Stretti nella morsa di una crisi economica che sembra non avere mai fine, schiacciati dalla mano pesante di uno Stato che non li aiuta, tartassati da una pressione fiscale senza eguali nel mondo i piccoli imprenditori devono fare i conti anche con la malavita che vuole strappargli via le aziende dalle mani.

Incurante dei sacrifici, delle notti passate a lavorare e delle giornate senza fine.

Poco importa se per costruire la tua azienda hai sacrificato tutto. A loro non interessa se per realizzare il tuo sogno (o continuare sul sentiero tracciato da tuo padre) hai trascurato la tua famiglia. Se i tuoi figli sei riuscito a vederli crescere solo quando venivano a trovarti in quel capannone che oggi è diventata la tua gabbia dorata.

Senza scrupoli, loro arrivano e ti prendono alla gola in un momento di grande sconforto.

Sei in ansia, non sai dove sbattere la testa per trovare i soldi che ti servono. Non sai dove sbattere la testa, finché non bussano alla tua porta.

Si offrono di finanziarti.

Portano soldi freschi o linee di credito da fornitori importanti. Migliaia di euro di merce, da pagare comodamente. Fanno si che tu sia in debito con loro, mentre fingono di aiutarti. Fino al momento in cui ti mettono spalle al muro e si prendono tutto, lasciandoti con un cerino in mano.

Come evitare che succeda anche a te?

Mi piacerebbe dirti di contare sull’aiuto delle autorità. Vorrei poterti suggerire di chiedere una mano al sistema bancario, perché esistono delle soluzioni finanziarie specifiche per evitare questo tipo di problematiche. Sarebbe bello poterti rassicurare sull’efficienza delle istituzioni nel risolvere casi del genere.

Ma c’è un problema. Anzi tre.

Le autorità non sono pronte. Le banche non ti aiutano. Le istituzioni non sono organizzate.

Quindi non ti resta che lavorare sulla tua azienda, contando sulle tue forze e sui soldi che sei in grado di generare con il tuo lavoro.

Tentare di vendere l’azienda quando è in crisi è un errore grave, che rischia di farti ritrovare in situazioni simili.

Qualche anno fa ho ricevuto in studio un imprenditore che si era ritrovato in una situazione del genere perché, chiedendo aiuto al suo commercialista per superare la crisi, era stato presentato a soggetti poco raccomandabili che gli avevano portato via tutto.

Le aziende in crisi non si vendono, si risanano e poi, solo poi, si cedono agli investitori

“Come fare?”

 

 

 

 

 

 

Vedi anche il caso di Lino Cauzzi, da 10 anni, nonostante la condanna dei suoi aguzzini, è ancora in attesa dei suoi beni!!!:… i 5 alberghi che gli sono stati scippati con estorsione da parte di malavitosi con la collusione di avvocati, commercialisti, notai, curatori fallimentari, giudici…

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