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Il succo d’arancia contro i danni di grassi e carboidrati

Il succo d’arancia contro i danni di grassi e carboidrati

By Redazione

Inserire nell’alimentazione molti grassi e carboidrati mette a rischio l’organismo, sottoponendolo all’incursione dei radicali liberi.

Allora, il succo d’arancia può venire in soccorso della salute, specialmente dell’apparato cardiocircolatorio.

E’ quanto emerge da una ricerca dell’Università di Buffalo, diretta dal dottor Husam Ghanim e pubblicata sul “American Journal of Clinical Nutrition”.

Il dottor Ghanim e colleghi hanno lavorato con 70 volontari: 30 maschi, 40 femmine, età 20-40 anni, stile di vita e saluti normale. Tali soggetti sono stati sottoposti ad una notte di
digiuno; dopodiché, gli è stata offerta una colazione da 900 calorie, 1 grammi di carboidrati, 51 grammi di grassi e 32 grammi di proteine. Nel dettaglio, il pasto consisteva in.
un panino-focaccia con uova, un panino-focaccia con salsiccia e una porzione di patatine fritte.

Successivamente, i volontari sono stati divisi in 3 gruppi. Il primo gruppo, per “mandar giù” la colazione, ha ricevuto un un bicchiere di succo d’arancia, non zuccherato, da 300
calorie. Il secondo gruppo una bevanda zuccherata, sempre da 300 calorie. Il terzo gruppo, un bicchiere d’acqua. Tempo per terminare la colazione (sia solidi che liquidi): 15 minuti.

Gli scienziati hanno prelevato campioni di sangue prima della colazione e dopo 1,3 e 5 ore.

Allora, il team dell’Università di Buffalo ha concluso come prima della colazione i 3 gruppi presentavano gli stessi valori nei mediatori dell’infiammazione.

Diversamente, a pasto concluso i radicali liberi erano rimasti invariati nel primo gruppo (succo d’arancia non zuccherato) ed aumentati negli altri: +62% nel gruppo con acqua e +47% nel
gruppo con bibita zuccherata. In tali gruppi si è anche evidenziato un aumento della presenza di recettori detti “toll-like”, che hanno un ruolo di primo piano nello sviluppo delle
infiammazioni, l’insulino-resistenza, l’aterosclerosi, l’obesità e nelle lesioni delle cellule cardiache.

Di contro, nel primo gruppo il succo d’arancia aveva impedito aumenti dei radicali liberi, dei recettori toll-like e del mediatore SOCS-3, coinvolto nell’insulino resistenza.

Conclude allora il dottor Ghanim: “I nostri dati mostrano, per la prima volta, a nostra conoscenza, che bere succo d’arancia durante un pasto ricco di grassi e carboidrati ha impedito il
marcato aumento delle specie reattive dell’ossigeno e di altri agenti infiammatori. Questo non è avvenuto quando i partecipanti hanno bevuto acqua o una bevanda zuccherata con il pasto.
Questi problemi di infiammazione dopo un pasto sono importanti perché i conseguenti alti livelli di glucosio e trigliceridi sono noti per essere connessi allo sviluppo di eventi
cardiovascolari”.

Fonte: Husam Ghanim, Chang Ling Sia, Mannish Upadhyay, Kelly Korzeniewski, Prabhakar Viswanathan, Sanaa Abuaysheh, Priya Mohanty and Paresh Dandona, “Orange juice neutralizes the
proinflammatory effect of a high-fat, high-carbohydrate meal and prevents endotoxin increase and Toll-like receptor expression”, American Journal of Clinical Nutrition 2010,
doi:10.3945/ajcn.2009.28584

Matteo Clerici

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