Il fumo passivo danneggia i polmoni anche all’aperto

6 Agosto 2010
Il fumo passivo è più pericoloso del previsto, in quanto capace di danneggiare i polmoni e provocare problemi respiratori anche all’aperto.
A sostenerlo, una ricerca della Curtin University, dell’University of Western Australian e dell’Australian Council on Smoking and Health diretta da Julia Stafford.
La Stafford e compagni hanno utilizzato un rilevatore di particelle per esaminare la qualità dell’aria in 28 locali di Perth, setacciando in particolare le aree all’aperto e ben
ventilate.
L’indagine ha mostrato come anche in tali zone il fumo passivo era presente in concentrazioni “Rischiose per la salute”. Gli studiosi spiegano come se non fumava nessuno la concentrazione di
particelle inquinanti del tabacco era parti a 4 microgrammi per metro cubo d’aria.
Se però era presente anche solo un fumatore, i livelli salivano a 14,25 microgrammi per metro cubo.
Questo allora il verdetto della Stafford: “La quantità misurata di fumo “di seconda mano” aumenta rapidamente con il numero di persone che fumano. Questa ricerca conferma
l’opportunità di divieti di fumo in aree dove le persone possono trascorrere periodi di tempo estesi per consumare cibi e bevande”.
Tale ricerca sostiene le misure delle autorità australiane, che da settembre applicheranno norme, più restrittive delle attuali, per il permesso di fumo nei locali pubblici.
Fonte: Ann Marie Lim, “Alfresco smoke risk to health”, Curtin News, 4/08/010
Matteo Clerici
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