Etichettatura – Bresso e Taricco incontrano i manifestanti al presidio Coldiretti

21 Luglio 2009
Torino – La Presidente Mercedes Bresso e l’Assessore all’Agricoltura Mino Taricco hanno incontrato questa mattina i manifestanti di Coldiretti, nel corso del presidio organizzato in piazza
Castello per la campagna sull’etichettatura obbligatoria e la “verità alle frontiere”.
“Condivido come persona e come Presidente le motivazioni della vostra battaglia – ha affermato Mercedes Bresso rivolgendosi ai manifestanti, che hanno accolto la sua presenza e quella
dell’Assessore Taricco apprezzandone la sensibilità e la disponibilità al dialogo. “Anche noi abbiamo fatto della qualità, della tracciabilità, della filiera corta i
capisaldi delle politiche regionali per il settore agricolo – ha proseguito la Presidente – e crediamo che queste debbano diventare le modalità normali di consumo. Anche nei periodi di
crisi, insistiamo per un prezzo equo che tenga conto della qualità”.
“Ritengo che potremmo adottare presto una proposta di legge, da presentare come iniziativa regionale al Parlamento, che riprenda i contenuti del testo sull’etichettatura obbligatoria
attualmente giacente alle Camere e che chiediamo venga finalmente discusso e approvato. E’ chiaro che si tratterebbe di una forma di sollecitazione politica, ma potrebbe essere un passo
importante, magari insieme ad altre Regioni, per sostenere formalmente questa battaglia.”
“Sbloccare il disegno di legge che giace in Parlamento è un passo essenziale, che noi sosterremo con forza – afferma l’Assessore Taricco – renderebbe obbligatoria per tutte le
aziende l’indicazione in etichetta dell’origine delle materie prime, che sono la base dell’alimentazione quotidiana per tutti noi. Non bastano evidentemente le certificazioni di livello
locale, ma serve un’azione congiunta sul mercato globale.
Inoltre, abbiamo ripetutamente sollecitato i Ministeri competenti, e in particolare il Ministero della Salute, affinché fornisca i dati sulle importazioni alle frontiere da parte di
aziende italiane: solo in questo modo è possibile esercitare un controllo pubblico, in nome della trasparenza, su ciò che finisce sulle nostre tavole.
Infine, abbiamo richiesto di innalzare la soglia dei controlli effettuati dalle nostre autorità di frontiera sull’import-export che, per legge, deve essere caratterizzati da
reciprocità: così come noi siamo disponibili al controllo sulla merce in esportazione, che sappiamo essere di qualità, chiediamo che la merce in ingresso sia altrettanto
certificata e controllata. Credo si tratti di interventi molto concreti, a tutela e a garanzia del futuro dei nostri agricoltori e del consumatore finale.”