Dormire corregge gli errori della memoria

14 Settembre 2009
Chi dorme nono piglia pesci, dice il proverbio.
Forse, ma almeno ha una memoria più efficiente: il sonno infatti “corregge” il cervello, rendendo più accurata la memoria.
A dirlo, una ricerca di tre università Usa (Michigan State University, Università di Chicago e Washington University di St. Louis) guidata dal dottor Kimberly Fenn e pubblicata
dalla rivista “Learning e Memory”.
Gli scienziati hanno lavorato con alcuni volontari, studenti di college. A tutti è stato dato lo stesso compito: memorizzare una lista di parole (lette ed udite) poi, dopo 12 ore,
ritrovare i termini conosciuti da un elenco di singole parole.
A fare la differenza sono state le modalità di lavoro: i soggetti sono stati infatti divisi in due gruppi.
Così, il primo gruppo ha partecipato alla prima fase del test alle ore 10,00 del mattino e poi 12 ore dopo, cioè alle 22,00, per la seconda fase senza dormire durante il giorno.
Diversamente, il secondo gruppo ha partecipato alla prima fase del test durante la notte e alla seconda fase il mattino seguenti, avendo così la possibilità di riposare 6 ore.
In tutte le prove effettuate (create per osservare diversi tipi di memoria) gli studenti del secondo gruppo hanno ottenuto punteggi più alti e risultati migliori.
Conclude il dottor Fenn: “E’ facile confondersi con la mente. Questa ricerca suggerisce che, dopo il sonno, si è maggiormente in grado aggirare gli errori di memoria”.
Matteo Clerici