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Dieta ipocalorica: sistema immunitario, funzioni motorie e metabolismo migliorati

Dieta ipocalorica: sistema immunitario, funzioni motorie e metabolismo migliorati

By Redazione

La dieta ipocalorica non aumenta la longevità. Detto questo, porta diversi vantaggi: sistema immunitario più efficiente, metabolismo e funzioni motorie.

Queste informazioni arrivano da una ricerca dell’Istituto nazionale sull’invecchiamento (Dickerson, USA), diretta dalla dottoressa Julie Mattison e pubblicata su “Nature”.

Diverse indagini hanno preso in esame gli effetti di un calo di calorie, giungendo a risultati contrastanti: alcuni hanno rilevato una maggiore longevità, altri no.

In cerca di chiarimento Mattison e compagni hanno preso in esame alcune scimmie, divise in due gruppi: animali in età giovane (meno di 16 anni), animali in età avanzata (16-23
anni), tutti nutriti con dieta ipocalorica.

Alla fine del periodo di controllo, durato 23 anni, gli esperti hanno tirato le somme.

In nessun caso la dieta ipocalorica si è mostrata capace di allungare la durata della vita.

Detto questo, le scimmie giovani hanno ottenuto una maggiore resistenza alle malattie legate all’invecchiamento.

Effetti ben più evidenti sulle cavie anziani. Per loro, la dieta ipocalorica è stata causa di potenziamento del sistema immunitario, della coordinazione motoria ed una ridotta
manifestazione della sarcopenia, la decadenza dei muscoli dovuta all’età. In sintesi, la dieta ipocalorica ha migliorato notevolmente la qualità della vita per le scimmie anziane.

Riassume allora la capo-ricercatrice: “Il nostro studio suggerisce una separazione tra gli effetti sulla salute, sulla soggezione alle malattie e sulla mortalità. Come è stato
dimostrato nel caso dei roditori, la dieta può influenzare fortemente l’effetto del prolungamento della vita in regime di restrizione calorica in un primate longevo”.

Riguardo al disaccordo con studi passati, Julie Mattison spiega come la longevità sia influenzata da una miriade di fattori, come luogo di residenza, predisposizione genetica, e scelte
individuali. Per chiarirli, saranno necessari esami ulteriori.

Matteo Clerici

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