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Della Vedova (FI): «su welfare sinistra arretra di venti anni»

By Redazione

Roma, 11 Ottobre 2007 – «La discussione in corso nella maggioranza sul protocollo di contro-riforma del welfare ha due profili estremamente negativi e pericolosi, da una parte, con
buona pace dei riformisti, i corni del dilemma sono il male, il protocollo così com’e’, e il peggio, le richieste di modifica avanzate dalla sinistra comunista».

Lo ha affermato Benedetto Della Vedova, deputato di Forza Italia e presidente dei Riformatori Liberali, per il quale «questo dibattito porta non solo la sinistra, ma l’Italia intera
indietro di almeno vent’anni». «Sotto un profilo generale, poi, assistiamo ad un vero e proprio commissariamento di fatto della democrazia costituzionale, con il Governo che
rivendica la propria tenuta non in base alla fiducia del Parlamento, ma in base ai risultati di un referendum extra- istituzionale condotto tra alcune categorie di lavoratori». «La
riforma delle pensioni non e’ un contratto collettivo, e’ una legge che riguarda tutti gli italiani ed in particolare milioni di giovani: obbligare il Parlamento ad una semplice ratifica di
decisioni prese sui tavoli della concertazione e «ratificati» da referendum privati indetti dal Sindacato appartiene ad una logica da stato corporativo. Prodi vuole farci ritornare
alla Camera dei fasci e delle corporazioni».

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