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Welfare: Rizzo denuncia brogli sulle consultazioni

By Redazione

Roma, 9 Ottobre 2007 – Mentre i lavoratori continuano a votare a favore o contro il protocollo sul Welfare e nella maggioranza si cerca l’intesa con la sinistra radicale, arrivano le
prime denunce.

Nel corso di una puntata di Porta a Porta, infatti, il coordinatore dei Comunisti Italiani Marco Rizzo ha parlato di brogli, accusando i sindacati di non aver svolto abbastanza controlli e
sottolineando che “in troppi casi è stato possibile votare più volte, senza esibire documento alcuno e senza registrare il proprio nome”.

Ma i sindacati non ci stanno e, in una nota congiunta, hanno respinto “insinuazioni e ogni tentativo teso a sminuire e inquinare l’importanza dell’espressione democratica da parte di lavoratori
e pensionati”, precisando che i controlli sono effettuati “secondo le regole e gli schemi adottati dal sindacato in caso di accordi interconfederali e di contratti di categoria”.

“La domanda che bisogna porsi – prosegue la nota di Cgil, Cisl e Uil- è perchè ci siano dei tentativi da parte di qualche esponente delle forze politiche di screditare tutto
questo. Tentativi dietro ai quali si legge un attacco pretestuoso al ruolo del sindacato, alla sua unità, all’autonomia delle grandi forze sociali”.

Anche il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha condannato le affermazioni di Rizzo, affermando che le votazioni in corso sono “un esercizio di democrazia straordinario”: “Possono
esserci dei nei, ma trovo fuorviante discutere di brogli”, ha commentato Bertinotti.
“Sarei molto cauto nell’usare il termine brogli – ha concluso il presidente della camera – Il referendum è un’operazione impegnativa e complessa fondata sulla autodisciplina. Non
c’è un’autorità che vigila, come ad esempio il Viminale nelle ordinarie consultazioni elettorali”.

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