Colesterolo alto, attenzione bassa

2 Febbraio 2011
Nel mondo, il colesterolo alto è un problema diffuso e pericoloso, in grado di causare 17 milioni di morti l’anno, favorendo la presenza di ictus, infarti e malattie cardiovascolari.
Tuttavia, a tale diffusione e pericolosità non corrisponde un adeguato livello di difesa: i controlli sono spesso trascurati ed i farmaci, ancorché accessibili, non vengono
utilizzati.
Il messaggio arriva da una ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), diretta dal dottor Gregory Roth.
Il dottor Roth ed i suoi colleghi hanno preso in esame 147 milioni di volontari, anche residenti in Paesi (come Scozia o Germania) con una sanità pubblica valida e la possibilità
di cure valide.Il quadro finale è stato quello di una grande differenza tra l’insidia del colesterolo e le misure prese contro di esso.
Ad esempio, il 53% dei volontari giapponesi aveva una diagnosi di colesterolo alto, ma non prendeva i farmaci necessari. Oppure, il 78% dei volontari della Thailandia era a rischio, ma non lo
sapeva.
Il dottor Roth è lapidario: “I farmaci che abbassano il colesterolo sono ampiamente disponibili, molto efficaci e possono svolgere un ruolo essenziale nella riduzione delle malattie
cardiovascolari in tutto il mondo. Nonostante questo, la copertura di questi farmaci efficaci per il controllo del colesterolo alto resta deludente”.
E’ corretto ricordare come, nella lotta al colesterolo, i farmaci non siano necessariamente la prima scelta. I cittadini possono tutelarsi con una limitazione (od una eliminazione) di tabacco
ed alcol, dieta sana ed attività fisica. In ogni caso, precisa la dottoressa OMS Shanthi Mendis, “I farmaci per il colesterolo nel sangue e la pressione arteriosa possono essere
necessari se il rischio è molto alto”.
FONTE: “Low control for high cholesterol”, WHO, 1/02/011
Matteo Clerici
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