Brividi d’ estate. Per le vacanze, è boom di ghost tour

6 Luglio 2009
Il brivido è la paura possono non essere sgraditi; anzi, in alcune circostanze possono essere fonte di divertimento (per alcuni) e di guadagno per (altri).
Secondo un recente sondaggio, tre italiani su quattro credono all’ esistenza dei fantasmi.
Non desta quindi sorpresa come sia ormai una realtà consolidata, sopratutto d’estate, il turismo della paura: viaggi, organizzati o amatoriali, nei luoghi dove è possibile
osservare (o udire, o percepire in altra maniera) le presenza soprannaturali.
E spesso al ghost tour si accompagna una vacanza più tradizionale, con turismo enogastronomico e (visto che gli spiriti sembrano prediligere le vecchie costruzioni) una visita al
patrimonio artistico-culturale della Penisola.
In ogni caso, gli aspiranti ghost hunter non avranno problemi di scarsità: l’ Italia sembra essere particolarmente ricca di abitanti dell’ aldilà ritornati nel mondo dei viventi.
E il web pullula di siti ad hoc.
Leggendo si scopre come, ad esempio, ad Imola, il Castello degli Sforza sia ancora visitata da una di loro, Caterina.
Secondo la leggenda, la nobildonna si liberava dei nemici facendoli gettare in pozzi a rasoio. Ora, ogni tanto tornerebbe nella sua vecchia residenza, girando con un lume in mano.
A Lucca, il giardino botanico ogni tanto è occupato dallo spettro della bellissima e nuda Lucida Mansi, punita con la non-morte per aver venduto l’ anima al diavolo in cambio della
giovinezza eterna.
Ancora un castello. Ad Ormala, a Val di Nizza, ogni 25 dicembre, il locale maniero ospita Federico Barbarossa ed Obizzo Malaspina.
Suor Teresa Margherita Gesta, nonostante la morte avvenuta nel 1895, continua a sostare nel monastero di Sant’Anna, a Foligno.
La religiosa continua ad amare la stanza che occupò in vita, palesandosi con pianti e lamenti.
Spiriti e storia.
A pizzo Calabro, il più celebre degli ospiti non è in carne ed ossa: Gioacchino Murat, fucilato lì nel 1815, torna ancora per reclamare vendetta.
Come le persone, anche alcuni trapassati amano la compagnia dei loro simili.
Nel territorio tra i comuni di Verdello (Bg) e Agnadello (Cr), eserciti fantasma ripropongono lo scontro tra i veneziani e gli uomini del re di Francia, Luigi XII.
Discorso simile a Capo Rizzuto: i revenant delle diverse fazioni si sfidano per il possesso dell’ antica roccaforte, gli attaccanti a volte supportati anche da intere flotte (fantasma anche
loro).
Parlando di spiriti, è doveroso citare il Castello di Montebello, vicino Rimini, dimora di Guendalina Malatesta.
Detta Azzurrina, per l’albinismo ed i capelli azzurri, la bambina doveva essere tenuta lontana dai compagni per il suo aspetto inconsueto.
Nel 1375, durante un forte temporale, la bambina scese nei sotterranei per cercare la sua palla: da quel momento scomparve senza traccia.
Nacque così la leggenda di Azzurrina, il piccolo spettro che piange e si lamenta, cercando la madre.
Nel 1990, 2000 e 2005 sono state fatte registrazioni: in tutti i casi, è possibile udire la triste voce di una bambina.
Matteo Clerici