Chi sbaglia con la bici perde i punti della patente dell’ auto

4 Luglio 2009
Da oggi la strada è un luogo forse più sicuro, certamente più regolato.
Il disegno di legge sicurezza recentemente approvato abbassa il limite di tolleranza per le infrazioni in bicicletta.
Le nuove modifiche permettono infatti di punire i ciclisti indisciplinati togliendo punti alla loro patente automobilistica (qualora ne fossero in possesso).
La faccenda si gioca attorno all’ articolo 3 comma 48-1 e 2 della nuova legge, che dice testualmente:
“Nell’ipotesi in cui, ai sensi del presente codice, è disposta la sanzione amministrativa accessoria del ritiro, della sospensione o della revoca della patente di guida e la
violazione da cui discende è commessa da un conducente munito di certificato di idoneità alla guida di cui all’articolo 116, commi 1-bis e 1-ter, le sanzioni amministrative
accessorie si applicano al certificato di idoneità alla guida secondo le procedure degli articoli 216, 218 e 219. In caso di circolazione durante il periodo di applicazione delle
sanzioni accessorie si applicano le sanzioni amministrative di cui agli stessi articoli. Si applicano, altre sì, le disposizioni dell’articolo 126-bis. 2. Se il conducente è
persona munita di patente di guida, nell’ipotesi in cui, ai sensi del presente codice, sono stabilite le sanzioni amministrative accessorie del ritiro, della sospensione o della revoca della
patente di guida, le stesse sanzioni amministrative accessorie si applicano anche quando le violazioni sono commesse alla guida di un veicolo per il quale non è richiesta la patente di
guida. In tali casi si applicano, altresì, le disposizioni dell’articolo 126-bis”
Tali disposizioni introducono così nel codice della strada alcuni importanti novità.
Da un lato, arriva la norma 219-bis, che che introduce il patentino a punti anche per i motocicli.
Dall’ altro, si rende lecito punire tramite sottrazione di punti dalla patente di guida le infrazioni commesse guidando una bicicletta (ma anche un carro trainato da buoi od un calesse).
La nuova legislazione crea così una discriminazione tra i ciclisti “cattivi” che possiedono una patente di guida (e sono sanzionabili) e quelli che non la possiedono (e non sono quindi
sanzionabili).
Inoltre è logico pensare che se ai ciclisti è applicabile una sanzione accessoria qual è la perdita dei punti della patente, non sia applicabile anche la sanzione
principale, vale a dire la multa nella maggior parte dei casi.
Matteo Clerici