Assisi, il presepe secondo il «Vangelo» delle morti bianche
29 Dicembre 2007
L’idea dei promotori del comitato «Cantiere Sicuro»: è quella di realizzare un presepio fuori dai canoni classici e della tradizione, rivisitato secondo un criterio moderno e
soprattutto «provocatorio», la commovente scena della «natività» sarà inserita all’interno di un cantiere in miniatura, quindi non più immersa negli
ingenui paesaggi bucolici, fra pastorelli felici e improbabili casette di sughero spolverate di farina.
Sulla scena molti elementi normali del lavoro edile, come mezzi di trasporto, betoniere, gru, paranchi e piattaforme aeree. Ma soprattutto attrezzature per la sicurezza sul lavoro.
Il tutto per rappresentare la drammatica realtà degli incidenti e infortuni nel settore edile, che malgrado norme severe e continui controlli degli organi competenti, continuano ad
avvenire in modo inesorabile e senza alcun accenno di decremento. Il presepe «provocatorio» sarà realizzato presso il ristorante Ponte San Vetturino (Assisi), il cui titolare
Giancarlo Cavallucci, ha messo volentieri a disposizione lo spazio necessario. «A volte bisogna provocare e stimolare per non far dimenticare», questo il concetto dell’iniziativa
espresso da Roberto Formica, Luca Aglietti, Sauro Aglietti, Federico Bianchi, Leandro Marini, Cinzia Minelli e Riccardo Giangreco, fondatori di «Cantiere Sicuro».
Il comitato Cantiere Sicuro, è nato con l’obiettivo essenziale di promuovere e diffondere la cultura e la coscienza della sicurezza nella edilizia, poiché le norme e le leggi in
materia non debbono essere applicate per timore di sanzioni amministrative e penali, ma come mezzo a tutela della vita umana e della incolumità di quanti operano nel cantiere
edile.
Ovviamente la cultura della sicurezza è un valore che deve essere recepito e metabolizzato dai datori di lavoro, dalle imprese, dai dipendenti e collaboratori ma anche dagli stessi
committenti, che spesso non si rendono conto della pericolosità dei lavori che vanno ad affrontare. Il committente ha il dovere morale e civile di selezionare imprese che rispettino le
norme, non solo sulla carta, ma anche in senso pratico.
La sicurezza non è un costo superfluo, ma un onere che va integrato in ogni preventivo di spesa.
Ecco che anche il Natale può diventare un’occasione per puntare i riflettori sul problema della sicurezza, che spesso diventano abbaglianti solo nel momento in cui accadono incidenti, ma
che si spengono in modo troppo veloce appena sono passati i clamori della cronaca. I problemi della sicurezza non possono essere trattati ad intermittenza, ma in modo costante e convinto,
perché si tratta di difendere la vita umana e la salute dei lavoratori.