Vino in bottiglie di plastica, che non vi venga in mente…

19 Ottobre 2009
E’ stato condotto uno studio su cosa accade al vino imbottigliato in bottiglie di plastica. Secondo lo studio, entro otto mesi dall’imbottigliamento, c’è stato un calo costante della
qualità del vino all’interno della bottiglia, 12 mesi dopo l’imbottigliamento, i vini nelle bottiglie in PET mostravano più dell’età che avevano in realtà,
perché ben meno pieni e freschi nel gusto, più amari e colorati, rispetto agli stessi vini in bottiglie di vetro.
Le bottiglie in PET sono frequentemente utilizzate per il confezionamento di bibite, acqua e succhi di frutta, ma sono poco adatte per il vino, perché esse sono semi permeabili
all’ossigeno. L’anno scorso due aziende vinicole australiane hanno adottato l’uso delle bottiglie in PET per i loro vini, tra cui Sirromet Vini del Queensland, che è stato utilizzato nello
studio e, più recentemente, Fosters Wolf Blass.
Senza riprendere il discorso sulla tossicità del BPA del quale abbiamo ampiamente trattato in altri articoli, e dei danni causati dallo smaltimento, speriamo che basti il risultato di
questa degustazione, per indurre qualsiasi produttore vinicolo o imbottigliatore a desistere dalla tentazione del vino in plastica. Il buongusto lo abbiamo già abbondantemente passato con
quello in scatola.