Vinitaly 2024, le video interviste di Newsfood.com e qualche nota…

22 Aprile 2024

By Giuseppe

Vinitaly 2024, un bel Vinitaly! Le video interviste di Newsfood.com e qualche nota…

L’ottimismo di: Carpenè Malvolti, Tenute Navarra e Michele Shah, Vini De Falco … Vini del Vesuvio, Redoro Olio e Vino, Planeta, Luca Gardini, Cirò di Baroni Capoano

Verona, 21 aprile 2024

NOTA del direttore
Sono trent’anni che vengo a Vinitaly, trent’anni di ricordi, trent’anni di assaggi, di incontri, di scoperte di questo meraviglioso mondo del vino.
La vitis vinifera ha origini millenarie, dai tempi di Noè è stato il nettare degli dei, ha fatto sognare poveri e ricchi. Ha accompagnato intere generazioni verso quello che oggi chiamano progresso.
Una volta il vino si faceva solo con l’uva, dava allegria… e, con qualche bicchiere in più, il nettare di Bacco al massimo procurava una “ciucca” tra le braccia di Morfeo.
Oggi, anche confermato da uno dei più conosciuti esperti enologi: ohibò… non esiste più il vino naturale!
Già, infatti oggi non c’è più il piacere di vivere la campagna. Oggi comanda il Dio Denaro e ne siamo tutti sudditi. Tutti a correre come dei lemming …

In questi ultimi decenni, non c’è più il vignaiolo, il contadino che zappava la terra e curava la sua vigna e i suoi campi; oggi non si vendemmia più con l’aiuto dei vicini e dei parenti; non si può più sbirciare sotto le gonne delle ragazze che pigiavano l’uva coi piedi…
Tutto è cambiato! I contadini, quelli rimasti, sono tutti imprenditori agricoli, hanno trattori e attrezzature costose ma ormai indispensabili, anche il più piccolo vignaiolo ha una cantina da fantascienza… se vuole vendere il suo vino.
Il mercato ormai è appannaggio dei grandi consorzi, delle grandi aziende che possono permettersi grandi investimenti. E che sono destinate a diventare sempre più grandi grazie all’intelligenza artificiale.

Vinitaly, giunto alla 56ma edizione, è ancora l’evento più importante per le aziende vitivinicole ma, come dice da tempo il nostro Giampietro Comolli, dobbiamo trovare il coraggio di ristrutturare tutto il comparto agroalimentare.
Come ho già detto e scritto più volte (ma tutti mi prendono per matto), il nostro Bel Paese è destinato a fare la fine di Venezia.
Quanti sono i Veneziani che si possono permettere di abitare ancora nella città dove sono nati? Ben pochi!

L’Italia è il paese più bello e ambito al mondo; oggetto del desiderio di coloro che possono permettersi di comprarne tutte le eccellenze. Siamo già terra di conquista di multinazionali… e non comandiamo neppure più a casa nostra! Comanda la matrigna Europa.

Ci può salvare solo lo spirito incrollabile di ITALIANITA’ che non ci ha mai abbandonato e ferve ancora nelle nuove generazioni:

Giuseppe Danielli

Domenico Scimone, Carpenè Malvolti – 1924-2024 Prosecco in etichetta