Un’alimentazione scorretta è la principale causa dei problemi digestivi degli adolescenti

27 Luglio 2010
Gli adolescenti con età compresa tra 12-18 anni, hanno oggi preferenze alimentari molto diverse e ben lontane dai modelli alimentari salutari e indicati per questa fascia di età. La
pratica comune di alleggerire o saltare la cena, la tendenza a fare spuntini, piuttosto che mangiare un pasto vero, la preferenza per il fast food, il consumo di bevande alcoliche sopratutto nei
weekend, sono alcune delle abitudini che fanno parte della loro dieta quotidiana. Queste pratiche predispongono i giovani a sviluppare problemi digestivi dalla più tenera età e ad
aumentare anche il rischio di malattie croniche cardiovascolari ed obesità.
In linea generale, gli adolescenti preferiscono la carne al pesce, sono grandi consumatori di latte e prodotti caseari (yogurt e dessert, come budini e creme), mentre l’assunzione di verdura
(insalate, verdure e frutta) è molto basso; non raggiunge le cinque porzioni al giorno raccomandate. Inoltre, la presenza di cibi integrali come pane, cereali, riso o pasta, è molto
scarsa nei menù dei nostri giovani.
Questi costumi sono uniti da altre tendenze caratterizzate da pasti irregolari, soprattutto nei fine settimana, il salto del pasto, come la colazione o la cena, e l’assunzione esagerata di cibo o
di prodotti non salutari.
Altri aspetti che influenzano queste routine, sono:
- Il prezzo dei fast food Il basso costo dei fast food e piatti pronti (pizze, lasagne, crocchette, polpettine, hamburger, hot dog e simili) e la loro disponibilità praticamente
ovunque e in qualsiasi momento, favorisce il consumo per gli adolescenti. Inoltre ci sono gli ingredienti aggiunti e gli extra come salse, paste e dolci. - Una pratica comune tra molti adolescenti, più tipico delle ragazze, è quello di prendere un pasto leggero a base di insalate, formaggi, frutta o yogurt con cereali che non
sono in grado di soddisfare il fabbisogno alimentare e producono disagi digestivi, gonfiore e costipazione. - Gli snack e le bibite gassate sono la merenda preferita, cibi ricchi di grassi e zuccheri.
Queste abitudini alimentari irregolari, a lungo termine, possono modificare il funzionamento di organi vitali come il pancreas, il fegato e lo stomaco. Queste situazioni predispongono i
giovani a sviluppare problemi digestivi fin dalla giovane età e aumenta anche il rischio di malattie croniche comprese le malattie cardiovascolari e l’obesità.
L’ora del giorno in cui si consuma il cibo e la frequenza sono fondamentali per mantenere una buona salute. A questa fascia di età è assolutamente necessario fornire informazioni su
una sana alimentazione, rispondere alle preoccupazioni dei giovani sul loro peso, provocare la riflessione degli adolescenti a discernere tra il desiderio e la necessità di perdere peso in
forma sana, nel rispetto della salute.
Limitare a tutti costi l’apporto calorico li fa pensare, erroneamente, che perderanno peso senza mettere in rischio la salute, non basta mangiare meno, le diete fai da te e che non considerano il
fabbisogno nutrizionale giornaliero potrebbero causare l’inizio di un grave disturbo del comportamento alimentare.
Quali sono le principali indicazioni nutrizionali per l’adolescente?
Le esigenze nutrizionali dei giovani sono influenzate in primo luogo dalla crescita improvvisa che si manifesta nella pubertà. Il picco di crescita si ha generalmente tra gli 11 e i 15
anni per le ragazze e tra i 13 e i 16 anni per i ragazzi.
Il bisogno di nutrienti è notevolmente diverso da persona a persona e l’assunzione di cibo può variare enormemente da un giorno all’altro, cosicché la carenza o l’eccesso di
un giorno può benissimo essere compensato il giorno successivo. In questo periodo della vita, si ha un maggior rischio di carenza di vari nutrienti, tra cui ferro e calcio.
Ferro
Tra gli adolescenti, l’anemia dovuta a carenza di ferro è una delle più diffuse malattie da carenza di origine alimentare.
Gli adolescenti sono particolarmente soggetti all’anemia dovuta a carenza di ferro a causa dell’incremento del volume del sangue e della massa muscolare durante la crescita e lo sviluppo. Questo
determina un aumento del fabbisogno di ferro per produrre emoglobina, il pigmento rosso del sangue che trasporta ossigeno, e mioglobina, la proteina correlata contenuta nei muscoli.
L’incremento della massa magra (LBM), costituita prevalentemente da muscoli, è più importante negli adolescenti maschi che nelle femmine. Nella pre-adolescenza, la LBM è
all’incirca uguale nei due sessi. Quando incomincia l’adolescenza, tuttavia, nel maschio si verifica un accumulo più rapido della massa magra per ogni chilogrammo supplementare di peso
corporeo guadagnato durante la crescita, che porta ad un valore massimo finale di LBM doppio rispetto alla femmina.
Altri fattori che contribuiscono ad incrementare la necessità di ferro sono l’aumento del peso corporeo e l’inizio delle mestruazioni per le ragazze. Tutte considerazioni di cui bisogna
tenere conto nella valutazione del fabbisogno di ferro dei ragazzi in questo specifico periodo della loro crescita.
Una delle più importanti indicazioni dietetiche nella fase adolescenziale è l’incremento del consumo di alimenti ricchi di ferro, quali carni magre e pesce, legumi, vegetali di
colore verde scuro, noci, cereali arricchiti di ferro e altri semi. Il ferro contenuto negli alimenti di origine animale (ferro eme) viene assorbito molto meglio di quello proveniente da fonti
non animali (ferro non-eme).
Gli adolescenti che seguono una dieta vegetariana sono quindi più esposti al rischio di carenza di ferro. Tuttavia, la vitamina C e le proteine animali favoriscono l’assorbimento del ferro
da fonte vegetale. Un bicchiere di succo di agrumi abbinato ad una colazione a base di cereali arricchiti di ferro, una spremuta di limone o qualche pezzetto di pollo aggiunto all’insalata
possono aumentare la quantità di ferro assorbita da questi alimenti.
Calcio
Lo scheletro racchiude almeno il 99% delle riserve corporee di calcio e l’aumento di peso scheletrico è al culmine durante il picco di crescita dell’adolescente. Il 45% circa della massa
scheletrica dell’adulto si forma durante l’adolescenza, anche se la crescita prosegue ben oltre tale periodo, quasi fino a trent’anni. Tutto il calcio necessario per la crescita dello scheletro
proviene dalla dieta. Gli incrementi maggiori si verificano nella prima adolescenza: tra i 10 e i 14 anni nelle femmine e tra i 12 e i 16 nei maschi. Durante il picco di crescita
dell’adolescente, la ritenzione giornaliera media di calcio è di circa 200 mg nelle femmine e 300 mg nei maschi. L’efficienza nell’assorbimento di calcio è soltanto del 30% circa,
quindi è importante che la dieta alimentare fornisca un adeguato apporto di calcio per raggiungere la maggior densità ossea possibile. Raggiungere il picco di massa ossea
nell’infanzia e nell’adolescenza è cruciale per ridurre il rischio di osteoporosi negli anni successivi. Consumando varie porzioni di latticini, per esempio latte, yogurt e formaggio, si
può raggiungere il livello di assunzione raccomandato di calcio.
Oltre ad una buona scorta di calcio apportata dalla dieta, per la crescita delle ossa sono necessari altri minerali e vitamine, come il fosforo e la vitamina D. Anche l’attività fisica
è essenziale, in particolare gli esercizi con pesi, che forniscono lo stimolo necessario per formare e trattenere nel corpo il tessuto osseo.
Attività come andare in bicicletta, la ginnastica, il pattinaggio, gli sport con la palla, la danza e l’allenamento con i pesi sotto la guida di un istruttore, per almeno 30-60 minuti al
giorno, da tre a cinque volte la settimana, possono contribuire ad incrementare la massa e la densità ossea. Le scelte corrette in fatto di dieta e di stile di vita nei primi anni
aiuteranno i giovani a sviluppare comportamenti salutari che potranno mantenere per tutta la vita.
Redazione Newsfood.com
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