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Playing&Fooding: un nuovo modo per educare i bambini a mangiare giocando

Playing&Fooding: un nuovo modo per educare i bambini a mangiare giocando

By Redazione


Meta Comunicazione ha condotto uno studio su 100 nutrizionisti, psicologi e pediatri, in cui è stato chiesto un parere sull’importanza di una sana e corretta alimentazione nella fase di
crescita dei bambini e quali sono i metodi più efficaci da utilizzare per indurli a consumare i “cibi che fanno bene”.


Dall’America all’Italia, passando per il Giappone, il “Playing&Fooding” rappresenta la nuova tendenza che 2 esperti su 3 consigliano più dei libri e dei corsi per educare i bambini
alla corretta alimentazione


Un vero e proprio “allarme alimentazione” tra i più piccoli.


In Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Campania, Puglia e Calabria, il 23,9% dei bambini è in sovrappeso ed il 13,6% è addirittura obeso.


Aumentano le intolleranze alimentari e diventano sempre più frequenti i traumi legati ad alcuni episodi di costrizione da parte dei genitori che causano blocchi psicologici verso certi
alimenti. E se una volta era “l’aeroplanino” ad aiutare le mamme a dar da mangiare ai loro figlioletti alimenti sani e genuini, da oggi sempre più aziende nel mondo puntano sui “cibi da
mangiare giocando”, l’ideale alleato dei genitori disperati che non sanno come far consumare ai piccoli frutta, verdura e cibi nutrienti.


Le campagne informative e le interviste on e off line del noto cuoco britannico Jamie Oliver, le collane di libri per i piccoli e le trasmissioni televisive hanno fatto, dunque, scuola tanto da
lanciare la nuova tendenza del “Playing&Fooding”, un curioso neologismo americano che caratterizza i cibi fondamentali per l’alimentazione, “vestiti” per piacere ai bambini sin dal primo
assaggio e da mangiare come se si facesse un gioco.


Ma perché utilizzare il gioco per educare?


Secondo gli esperti, il divertimento rappresenta la fonte migliore di apprendimento per i bambini (77%) e solo così riusciranno ad associare il cibo a qualcosa di piacevole (63%).
È quanto emerge da un monitoraggio internazionale del fenomeno promosso da Meta Comunicazione che ha intervistato, inoltre, 100 esperti tra nutrizionisti, psicologi e pediatri.


Ma quali sono gli atteggiamenti dei bambini nei confronti del cibo che bisogna superare?


Molti piccoli mangiano con piacere solo cibi “sfiziosi” e mal volentieri quelli più nutritivi, dichiara il 74% degli esperti, e quando mangiano cibi “sani” lo fanno solo se obbligati dai
genitori (45%).


Solo un numero esiguo di piccoli, però, riceve una reale educazione alimentare che gli fa preferire alimenti che “fanno bene”, consumandoli nelle giuste quantità (57%).


Proprio per modificare questo approccio si diffonde in tutto il mondo una nuova tendenza, in cui il concetto di gioco diventa il vero protagonista: il “Playing&Fooding”.


Un nuovo modo di educare i bambini alla corretta nutrizione, che si traduce in prodotti di qualità che portano avanti e danno forma a questo nuovo concetto.


Il gesto del giocare coincide in questo modo con quello del mangiare, coinvolgendo i bambini in prima persona e rendendoli protagonisti della loro alimentazione (73%).


Ben il 67% degli esperti, infatti, sostiene che bisogna far coincidere l’alimentazione con il gioco perché rappresenta l’approccio più efficace, oltre che cucinare il cibo in modo
creativo (27%) o raccontare delle storielle prima di proporre il piatto (18%).


Ecco allora che la tendenza che in America si è diffusa con prodotti come “Chef Mickey’s Shaped Pasta”, la fantasiosa pasta della Disney dalle forme più bizzarre e le “Farm Fresh
Eggs”, le uova con il guscio pittato, trova una sua spiegazione scientifica: la confezione e la forma dei prodotti diventano una variabile di primaria importanza (59%) che, unita al modo di
mangiare, crea un mix vincente per far affezionare i bambini a certi alimenti (48%).


Da oriente ad occidente si diffonde così il nuovo modo di nutrirsi giocando: dal Giappone con “Pikachu’s Kamaboko”, il formaggino galleggiante con il quale i bambini giocano prima di
mangiarlo, all’ Italia grazie ad alcuni prodotti tra cui “Frutti di fruttolo”, il nuovo yogurt a forma di fragola da mangiare in cinque strizzate, o il “Nesquik Go”, un modo novo di bere il
latte.


“I prodotti salutari e di qualità del supermercato con confezione giocosa – dichiara il Professore e Medico Nutrizionista Pietro A. Migliaccio – rappresentano al momento la soluzione
ideale per educare i bambini e per farli affezionare a certi sapori.


L’industria italiana è tra le più avanzate in questo genere di prodotti”.


Dello stesso parere il Dottor Andrea Strata, Professore di Nutrizione clinica all’Università di Parma, secondo cui questa nuova tendenza del “Playing&Fooding” “risolve il problema di
proposizione del cibo per il genitore super impegnato che così non deve imboccare il bambino, educandolo in questo modo all’autonomia alimentare”.


Una nuova moda finalmente utile e sana, al fianco dei bambini e della loro crescita.


Meta Comunicazione per Newsfood.com


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