Troppo bere disattiva i geni che proteggono le ossa

15 Luglio 2010
L’eccesso di alcol (ad es: tramite il binge drinking) disattiva i geni che proteggono le ossa. E questo vale specialmente per giovani ed adolescenti.
La notizia arriva da una ricerca della Loyola University Health System (USA), diretta dal biologo John Callan e pubblicata su “Alcohol and Alcoholism”.
Come spiegano gli esperti, i geni che decidono la robustezza del sistema scheletrico operano tramite RNA, messaggeri del DNA che offrono il modello per costruire le proteine, mattone-base delle
ossa (e di altri tessuti). L’alcol, se bevuto in grandi quantità, interferisce con tali vie di comunicazioni, con danni quasi permanenti.
Per provarlo, gli studiosi hanno lavorato con giovani topi da laboratorio, divisi in 3 gruppi. Il primo gruppo (bevitori cronici) ha ricevuto alcol nel sangue, per 3 settimane di fila. Il
secondo gruppo (bevitori occasionali) ha subito la stessa operazione, per 3 giorni di fila. Il terzo ed ultimo gruppo (gruppo di controllo) ha subito l’iniezione di soluzione biologica.
L’osservazione ha mostrato come nei “bevitori cronici” venissero disattivati 300 geni legati alla formazione delle ossa. Al contrario, “bevitori occasionali” e gruppo di controllo ne perdevano
solo 180.
Al momento la ricerca è ferma ai test su animali; tuttavia, spiega Callaci, “Ci sono buone possibilità che la situazione negli uomini non sia diversa”.
Quindi, anche per le persone, “I danni causati da stili di vita errati che incidono sullo scheletro durante l’età adulta, possono avere ripercussioni per decenni”. Magari facendosi vivi
dopo anni per favorire l’osteoporosi. E, conclude l’esperto, non bastano 3 anni di assoluta astinenza per ripristinare l’attività dei geni alterati.
Fonte: John J. Callaci, Ryan Himes, Kristen Lauing, and Phillip Roper, “Long-Term Modulations in the Vertebral Transcriptome of Adolescent-Stage Rats Exposed to Binge Alcohol”,
Alcohol Alcohol., July-August 2010; 45: 332- 346. doi:10.1093/alcalc/agq030
Matteo Clerici
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