Terremoto, mentre la terra continua a tremare, si cercano i responsabili dei crolli

14 Aprile 2009
All’Aquila la terra continua a tremare, con diverse scosse la più intensa delle quali, ieri sera alle 23:14, ha raggiunto magnitudo 4.9. Secondo le rilevazioni dell’Istituto nazionale di
geofisica e vulcanologia, si è trattato della scossa più forte dopo quella distruttiva della notte del 6 aprile, di magnitudo 5.8, e quelle del 7 e del 9 aprile, rispettivamente
di magnitudo 5.3 e 5.1.
Intanto l’inchiesta, aperta dalla Procura per accertare eventuali responsabilità penali nei crolli avvenuti con la scossa di una settimana fa, ha mosso i primi passi: un pool di esperti
è stato incaricato di effettuare perizie su palazzi pubblici e privati. E oggi arrivano in città il presidente della Cei, Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo
Bagnasco, che incontrerà gli sfollati, e il direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, per illustrare alla stampa le misure adottate dalle banche per aiutare le famiglie colpite dal
terremoto.
Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, che nel pomeriggio incontrerà Bagnasco nel capoluogo, sarà in mattinata a Sulmona, dove la gente è preoccupata per quanto
dichiarato dai geologi, che ipotizzano un sisma devastante nella Valle Peligna entro i prossimi dieci anni.
L’ospedale da campo, allestito nei pressi dell’ospedale lesionato dal terremoto, e il centro storico dell’Aquila saranno le prime tappe della giornata di Bagnasco, che poi pranzerà nel
campo della Protezione Civile. Nel primo pomeriggio il cardinale visiterà la sede della Caritas, presso la parrocchia di Pettino; alle 15 incontrerà Bertolaso presso la Guardia di
Finanza e alle 16, sempre accompagnato dall’arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Molinari, celebrerà una messa nella grande tendopoli di Piazza d’Armi.