L’Aquila, commercianti e artigiani si organizzano aperto ufficio mobile di Confesercenti

10 Aprile 2009
La Confesercenti della provincia dell’Aquila, rimasta senza sede dopo il sisma (lo stabile di via degli Aragonesi è inagibile), riprende le attività aprendo un ufficio mobile. Si
tratta di un camper che girerà per i centri terremotati per dare informazioni e assistenza alle piccole e medie imprese ed ai lavoratori autonomi che sono stati coinvolti in questo dramma.
La Confesercenti mette anche a disposizione tre numeri telefonici per gli imprenditori che vogliono avere informazioni sui primi provvedimenti governativi, a partire dal sussidio di 800 euro
mensili per commercianti e artigiani, dal blocco dei pagamenti delle utenze e dalla possibilità di rinegoziare i mutui.
«L’attivazione di un ufficio mobile è il segnale che vogliamo ripartire subito» dicono il presidente regionale di Confesercenti Beniamino Orfanelli ed il presidente provinciale
Alfredo Pagliaro, «le imprese hanno bisogno di avere subito un punto di riferimento. È quello che ci chiedono in questo momento».
E parallelamente alle attività di solidarietà già messe in campo dalla confederazione – da lunedì ogni giorno i panificatori di Confesercenti portano gratuitamente
pane ai campi di soccorso, oltre 4 mila stanze sono state messe a disposizione dai soci di Assoturismo ed è stato attivato un conto corrente bancario nazionale per raccogliere le risorse –
la Confesercenti aquilana avanza una serie di proposte per far ripartire subito la città.
«Bisogna provvedere, in via assolutamente prioritaria, alla messa in sicurezza della città a partire dall’area all’interno delle mura, con il puntellamento delle strutture
danneggiate e l’abbattimento di quelle non recuperabili, con immediata rimozione delle macerie: ciò al fine di consentire il rapido ritorno di vitalità all’interno dell’area»
spiega Bruno Basile, vicepresidente del Consorzio commercianti del Centro storico e vicepresidente provinciale della Confesercenti aquilana, «e bisogna consentire l’immediata ripresa di
funzionalità, attraverso il ricorso a strutture mobili e temporanee, degli uffici pubblici all’interno del centro storico, senza alcun ricorso alla delocalizzazione in altri centri della
provincia.
Occorre favorire in tempi rapidissimi la ripresa delle attività commerciali e artigianali con l’installazione di strutture mobili e temporanee nei pressi immediati delle attività
danneggiate, dove poter riattivare le imprese e ridare alla cittadinanza la possibilità di vivere una prima normalità, e agevolare la rinegoziazione dei mutui aziendali e di quelli
personali in modo da sospendere il pagamento delle rate in completa assenza di un reddito». Per Basile «la richiesta che arriva dai commercianti e dai piccoli artigiani del centro
storico è assolutamente la ripresa immediata delle attività, per dare un segnale che L’Aquila vuole continuare a vivere, e nella ricostruzione vanno impegnate prioritariamente le
imprese locali».
Prima del sisma, le imprese commerciali e del piccolo artigianato erano circa 1.500 nella sola città dell’Aquila, producendo occupazione per 2 mila 700 addetti. Circa 700 di queste aziende
era all’interno delle mura. Altre 600 erano le attività presenti nell’immediato hinterland colpito dal sisma. Un patrimonio polverizzato: oltre il 90 per cento delle attività
commerciali e artigianali della zona ha subito danni molto gravi ed è al momento inattiva.
Il numero dell’ufficio mobile di Confesercenti e dei confidi del gruppo (Coop Artigiana di Garanzia Provincia dell’Aquila e Coop Credito): Segreteria: 3487475164