FREE REAL TIME DAILY NEWS

Spezie nel pasto: meno grassi, più antiossidanti

Spezie nel pasto: meno grassi, più antiossidanti

By Redazione

Quando si mangia, è bene condire il piatto con le spezie. Oltre al maggior sapore, tali condimenti aiutano l’organismo, riducendo il carico di grassi e la risposta insulinica mentre
aumentano l’effetto degli antiossidanti nelle pietanze.

L’informazione arriva da una ricerca della Penn State University (USA), diretta dalla professoressa Sheila West e pubblicata sul “Journal of Nutrition”.

West e colleghi partono da un dato di fatto: “Quando si mangia un pasto ricco di grassi, si finisce con l’avere alti livelli di trigliceridi, un tipo di grasso che si trova nel sangue. Se
questo accade troppo spesso, o se i livelli di trigliceridi si alzano troppo, il rischio di malattie cardiache è aumentato”. In cerca di una soluzione, gli esperti si sono focalizzati
sulle spezie e sui loro effetti.

Per cominciare, sono stati condotti test con volontari umani. I due gruppi hanno consumato lo stesso pasto: pollo al curry, pane alle erbe e biscotti alla cannella. Tuttavia, ai cibi del primo
gruppo erano state aggiunte spezie: due cucchiai, l’equivalente in antiossidanti di 1,4 grammi di cioccolato fondente o circa 142 grammi di vino rosso. I piatti del secondo gruppo (gruppo di
controllo) erano invece sprovvisti del condimento.

Le analisi post consumazione hanno mostrato come la risposta dei trigliceridi del primo gruppo era del 30% inferiore di quella del secondo. Inoltre, i mangiatori di spezie mostravano più
gradimento del cibo e meno problemi intestinali. Infine, le spezie hanno ridotto i livelli di stress ossidativo, riducendo di conseguenza il pericolo di malattie croniche.

Sulla base di tali dati, la professoressa consiglia di usare più spesso le spezie in cucina.

FONTE: Ann C. Skulas-Ray, Penny M. Kris-Etherton, Danette L. Teeter, C-Y. Oliver Chen, John P. Vanden Heuvel, and Sheila G. West, “A High Antioxidant Spice Blend Attenuates Postprandial
Insulin and Triglyceride Responses and Increases Some Plasma Measures of Antioxidant Activity in Healthy, Overweight Men” J. Nutr. August 2011 141: 8 1451-1457; doi:10.3945/jn.111.138966

Matteo Clerici

ATTENZIONE: l’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L’autore, la redazione e la proprietà, non
necessariamente avallano il pensiero e la validità di quanto pubblicato. Declinando ogni responsabilità su quanto riportato, invitano il lettore a una verifica, presso le fonti
accreditate e/o aventi titolo.

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD