Speciale si dimette: “Non voglio più collaborare con questo Governo”
17 Dicembre 2007
L’ex comandante della Guardia di Finanza, Roberto Speciale, ha rassegnato le sue “irrevocabili” dimissioni in una lettera indirizzata al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in cui
esprime con parole dure ed in modo molto esplicito, la soddisfazione per la reintegra disposta dal Tar e l’indignazione per gli avvenimenti degli ultimi mesi.
E lo ha fatto nei giorni in cui il Tar, come ha spiegato Speciale, gli “ha restituito” il suo posto che, dunque, “gli spetta di diritto”: “Questa mia scelta, con la quale auspico di porre fine,
nell’interesse del Paese, ad una inutile e vergognosa polemica, è l’ultimo atto che, da militare, intendo fare a servizio della Guardia di Finanza e dello Stato, non desiderando
più collaborare con il Governo in carica”, sono le dure parole di Speciale.
Il generale ha poi ribadito la grande soddisfazione provata per la sentenza del Tar, che ha “risarcito e onorato” la sua immagine, oggetto, nei mesi scorsi, “di un assalto ingiusto e selvaggio
da parte di informatori spregiudicati, faziosi e privi di ogni moralità”.
“Attendo, con eguale pazienza, l’ora in cui saranno smentite le calunnie violentemente indirizzatemi contro nel tentativo, indegno, di condizionare la magistratura che doveva giudicarmi”,
aggiunge Speciale.
Lunedì mattina, intanto, ha avuto luogo l’incontro, durato circa due ore, tra Prodi e Padoa Schioppa per decidere il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar, ma al
termine non hanno rilasciato alcuna dichiarazione in merito alle decisioni prese. Prodi, tuttavia, ha commentato duramente la lettera di Speciale: “È una lettera irrituale nella forma e
nei modi che non cambia la posizione del governo – ha tuonato – Vedremo nelle prossime ore gli aspetti procedurali da seguire”.
Certo è che, come ha sottolineato Pecoraro Scanio, le dimissioni di Speciale rappresentano la soluzione ideale per l’Unione, in cui stavano iniziando a crescere i malumori in seguito
alla sentenza del Tar: “Il generale Speciale si è dimesso: credo che il problema, adesso, sia superato”, ha dichiarato Pecoraro Scanio.
Il ministro Bindi, invece, ha ribadito la correttezza delle decisioni dell’esecutivo: “La giustizia amministrativa farà il suo corso – ha affermato la Bindi – Ma io ritengo buono
l’operato del governo”. “Forse non è stato esemplare il comportamento del generale della Guardia di finanza”, ha concluso.