FREE REAL TIME DAILY NEWS

Progetto CSV Verona su rapporti tra volontariato e amministrazioni pubbliche

By Redazione

Veneto, 13 Dicembre 2007 – «Nel Veneto, in Italia, non possiamo prescindere dal volontariato come valore aggiunto per realizzare e sostenere le politiche sociali, ma anche quelle
di protezione dell’ambiente e di protezione civile, e di quelle sanitarie; il volontariato è un valore costituzionale, e non deve e non può perdere le sue caratteristiche primarie
e fondanti di gratuità e solidarietà.

La sua funzione è sussidiaria rispetto alle istituzioni pubbliche e va fatta crescere e sviluppare anche nella formazione e nella cultura dei volontari stessi». Lo ha detto stamani
a Verona, nella sede dell’Azienda Ulss n.20, l’Assessore regionale alle politiche sociali, al volontariato e non profit Stefano Valdegamberi intervenuto alla conferenza stampa di presentazione
del convegno «A vele spiegate – Buone pratiche per la gestione dei rapporti tra organizzazioni di volontariato e pubbliche amministrazioni», promosso sabato prossimo dal Centro
Servizi per il Volontariato di Verona.

Durante il convegno sarà presentato lo studio condotto dal CSV tra le tante realtà del terzo settore veronese (320 associazioni di volontariato la maggior parte delle quali si
occupa di servizi alla persona e di servizi sociosanitari, l’80% delle quali intrattiene rapporti costanti con le amministrazioni pubbliche) e da cui è scaturito un volume con preziose
indicazioni, utili sia ai volontari che ai dirigenti dei Comuni e delle Provincie sugli iter, le prassi e le regole da seguire nei rapporti tra questi due soggetti. Valdegamberi ha ricordato la
sua recente audizione alla Commissione Affari sociali della Camera proprio in merito alla modifica della legge nazionale sul volontariato. «Ho portato ai commissari – ha detto – in
qualità di responsabile nazionale degli assessori alle politiche sociali le valutazioni delle Regioni sul tema del volontariato, insistendo sui valori della solidarietà e della
gratuità, perché il volontariato è una scelta, è una missione di vita, non è un’attività paragonabile ad altre, non ha il compito di fornire servizi a
costo zero agli enti pubblici e alla collettività, ma di creare il collante necessario a tenerla insieme». L’Assessore veneto ha confermato la sua intenzione di formalizzare,
assieme alle scuole venete, un progetto per educare i giovani al volontariato.

«Penso – ha detto – ad una proposta rivolta agli studenti delle medie superiori del Veneto, che preveda un periodo di volontariato/servizio civile inserito nei programmi scolastici e che
darà diritto a specifici crediti, a tutela dell’ambiente o nei servizi sociali. Questo dovrebbe diventare momento normale e previsto di formazione civica ed educazione alla cittadinanza.
C’è bisogno che i nostri ragazzi provino se stessi, la propria identità di cittadini con diritti ma anche con doveri, in un periodo di volontariato che li porti a contatto con gli
altri. Tale esperienza servirà all’interno del percorso scolastico tradizionale come elemento aggiuntivo di testimonianza della raggiunta maturità della persona. Ma soprattutto –
ha concluso – costituirà un’esperienza basilare di cittadinanza attiva, di protagonismo giovanile nella società in cui si vive, di risposta all’individualismo esasperato e vuoto
proposto da tanti modelli mediativi e di recupero di un’identità personale, a relazioni sociali che abbiano senso e significato».

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: