Sorveglianza acque costiere Venete
16 Dicembre 2007
Veneto, 13 Dicembre 2007 – Con una delibera approvata dalla Giunta, su proposta dell’Assessore all’Ambiente, Giancarlo Conta, la Regione del Veneto ha confermato anche per l’anno 2008
l’incarico all’ARPAV di condurre indagini di sorveglianza algale delle acque costiere del Mare Adriatico e del Lago di Garda, estendendo tali indagini anche per il Lago di Santa Croce.
Si tratta di un provvedimento già adottato per la stagione 2007 e con il quale la Regione ha recepito e anticipato, rispetto al quadro normativo nazionale, la Direttiva europea che
esclude l’ossigeno come parametro per stabilire se un tratto di costa è balenabile o meno. Tale parametro, infatti, non è ritenuto direttamente correlabile con situazioni di
pericolo per la salute dei bagnanti, in quanto la sua alterazione potrebbe essere ricondotta ad una proliferazione algale, con conseguenze sanitarie solo nel caso si tratti di concentrazioni di
specie tossiche. «Abbiamo ritenuto – sottolinea l’Assessore Conta – di inserire questo parametro di misurazione della qualità delle acque non solo per garantire maggiore sicurezza
ai bagnanti, ma anche per evitare inutili allarmismi e divieti. In passato, infatti, basandosi proprio sul solo parametro ossigeno lunghi tratti di costa sono stati dichiarati non balenabili,
pur in assenza di un concreto rischio sanitario, determinando conseguenze negative sull’economia delle località turistiche».