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Sicurezza delle Città Campane

By Redazione

Campania, 19 Novembre 2007 – L’Assessore alla sicurezza delle città della Regione Campania Andrea Abbamonte ha inaugurato oggi, nel Parco Rea di Giugliano, la seconda edizione
della Conferenza regionale per la promozione delle politiche integrate di sicurezza delle città e del territorio – Polis.

«La Conferenza – spiega l’Assessore Abbamonte – intende perseguire un duplice obiettivo: confrontare i dati della criminalità con quelli della sicurezza percepita dai cittadini,
rilevati dall’Osservatorio regionale sulla sicurezza urbana, e incrociare domanda e offerta di sicurezza per una sempre più efficace programmazione degli interventi».

Dopo i saluti del Prefetto di Napoli Alessandro Pansa, del Presidente della Provincia di Napoli Riccardo Di Palma, e del Sindaco del Comune di Giugliano in Campania Francesco Tagliatatela,
l’Assessore Abbamonte ha presentato il primo rapporto dell’Osservatorio sulla sicurezza urbana della Regione Campania, una ricerca condotta da Censis, Il Sole 24Ore, Iprs e Adacta, su duemila
cittadini campani.

I dati evidenziano che:

» nonostante l’elevato allarme sociale, i cittadini campani giudicano piacevole la realtà in cui vivono (si va dal 56,1% della provincia di Napoli all’89,1% di
Salerno);
» aumenta la richiesta di maggiore presenza di Forze dell’ordine (60,5%), di sistemi di videosorveglianza (31,1%) e di poliziotti di quartiere (30,9%) per il controllo del
territorio;
» quando gli apparati di sicurezza pubblica sono percepiti come insufficienti a garantire l’incolumità individuale, i cittadini tendono a integrare le dotazioni pubbliche
con sistemi personali ritagliati sulle proprie esigenze;
» se diminuisce la fiducia nella politica aumenta la chiusura del cittadino verso gli interessi generali della comunità;
» è forte la richiesta di un sempre maggiore impegno delle Istituzioni locali nella elaborazione di strumenti di contrasto alla criminalità;
» il 30,3% degli intervistati ha subito un reato nell’ultimo anno, pertanto il tasso di vittimizzazione in Campania si può stimare pari al 12,3%;
» aumenta il numero dei giovani che dichiarano di essere stati vittime di un illecito;
» droga e microcriminalità sono percepiti come i due problemi che incidono maggiormente sulla percezione dell’insicurezza;
» la percezione di insicurezza è più significativa nelle province di Napoli (70,1%) e di Caserta (60,2%), mentre gli insicuri scendono al 27% a Salerno e a Benevento,
e al 16,6% ad Avellino.

«Le criticità, dunque, non mancano – commenta l’Assessore Abbamonte – considerato che duecentotre comuni della Campania, dove vive l’81,3 per cento della popolazione regionale,
fanno registrare la presenza di un clan camorristico o di un bene confiscato, o hanno avuto lo scioglimento del consiglio comunale negli ultimi tre anni. Tuttavia, a destare le maggiori
preoccupazioni non sono clan e camorra, bensì tossicodipendenza (52,8 per cento) e microcriminalità (52,5 per cento), seguite da delinquenza minorile e degrado urbano.

È significativo, inoltre, che nel 2006 la media dei reati denunciati complessivamente in Campania sia pari al 39,6 per mille abitanti, quindi è più bassa di quella
registrata a livello nazionale che si attesta sui 46,9 per mille. C’è da chiedersi, dunque, se questo dato non possa essere letto anche come scarsa propensione alla denuncia, seppure
molti siano gli interventi e le risorse economiche dell’Assessorato per convertire la vittimizzazione in cittadinanza attiva».

A partire da questi dati, l’Assessore Andrea Abbamonte indica i quattro seguenti impegni cui dovrà approdare POLIS:

» la proposta al Consiglio regionale di un Testo unico regionale sulla sicurezza urbana integrata;
» la proposta al Governo nazionale di una Legge di riforma per la regolamentazione dei beni confiscati alla camorra;
» la presentazione alla Giunta Regionale della Campania delle Linee di intervento sulle Politiche integrate di sicurezza (articolo 3 Legge regionale 12/03);
» la realizzazione di una Fondazione POLIS (articolo 5 Legge regionale 12/03) sulle Politiche integrate di sicurezza, con particolare attenzione al tema delle vittime innocenti
della criminalità.

Tra i prossimi interventi: il Ministro della Giustizia Clemente Mastella, il Vice Ministro dell’Interno Marco Minniti, il Presidente della Commissione parlamentare antimafia Francesco Forgione,
il Procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, il Presidente del Censis Giuseppe De Rita, e il Direttore generale del Censis Giuseppe Roma.

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