Sicurezza alimentare: “Un audit per tutti?.tutti per un solo audit”
18 Gennaio 2008
In questi ultimi anni la globalizzazione dei mercati nel settore alimentare ha avuto un impatto considerevole sia sulla sicurezza e qualità degli alimenti sia sulla salute delle
popolazioni animali, l’importanza di una specifica conoscenza e di una corretta informazione sulle componenti alimentari e dei loro effetti sulla salute del consumatore, in un sistema di
mercato che prevede la diffusione di alimenti in cui sono presenti modificazioni genetiche o di altre produzioni alimentari potenzialmente contrastanti con uno stile di vita corretto e
salutare, impone un intervento di controllo finalizzato ad omogeneizzare, coordinare e divulgare le iniziative poste in essere da diverse fonti di intervento pubblico e privato.
La normativa europea in materia di sicurezza igienica degli alimenti e dei mangimi prevede che gli operatori del settore alimentare pongano in atto sistemi di autocontrollo nell’ambito dei loro
processi produttivi con l’obiettivo di fornire ai consumatori prodotti sicuri e sani.
Normativa più specifica disciplina ulteriori aspetti quali l’etichettatura, l’uso di additivi e conservanti, la presenza di organismi geneticamente modificati, l’impiego di materiali a
contatto con gli alimenti, i requisiti di qualità legati anche alla territorialità dei prodotti ecc..
Ad assicurare che tale normativa sia applicata provvede l’autorità competente (Ministero della Salute, Regioni, Servizi medici e veterinari delle ASL) che effettua controlli ufficiali
verificando il rispetto da parte degli operatori del settore alimentare dei requisiti previsti.
I nuovi Regolamenti Europei in materia di sicurezza alimentare (cd. «Pacchetto Igiene») hanno stabilito che i controlli ufficiali ad opera delle autorità competenti siano
eseguiti anche tramite l’audit, uno strumento innovativo rispetto a quanto previsto dalle precedenti normative, poco conosciuto da parte dei servizi che storicamente hanno effettuato il
controllo ufficiale, mutuato dal sistema di certificazione volontario. In tale quadro il ruolo del Servizio Sanitario Nazionale in generale e dei servizi medici e veterinari di controllo delle
Aziende sanitarie risulta accresciuto e rinnovato, ma ciò pone dei problemi nuovi relativi alla messa a punto di un sistema nazionale integrato, ove un ruolo chiave è attribuito
alle professionalità veterinarie delle diverse amministrazioni coinvolte
Dall’altra parte i produttori vengono stimolati dal mercato ad introdurre su base volontaria nuove soluzioni per l’autocontrollo igienico sanitario e ad aderire a standard di qualità
avanzati. In questo caso sono gli Enti di certificazione e/o le grandi catene di distribuzione che verificano l’affidabilità dei produttori.
E’ su questi temi che venerdì 18 gennaio nel Parco Scientifico Tecnologico Vega a Marghera, presso la sede di Unindustria Venezia, l’Associazione Italiana Cultura Qualità (AICQ)
Triveneta, con il patrocinio della Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva (SIMeVeP) e di SINCERT, Ente di accreditamento degli organismi di certificazione e ispezione, ha
organizzato un convegno dal titolo: «Un audit per tutti ?.tutti per un solo audit. Confronto fra le parti interessate».
Il Convegno rivolto agli operatori del settore alimentare e ai controllori pubblici, ha voluto porre a confronto le diverse parti coinvolte nello svolgimento degli audit, sia in ambito cogente
(organi preposti al controllo ufficiale) che volontario (ente di accreditamento, di certificazione e grande distribuzione organizzata) così da prospettare le possibili soluzioni per
ottimizzare le risorse dedicate agli audit ed ottenere feedback costruttivi e coerenti dai diversi attori, al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei sistemi di gestione della
sicurezza alimentare.
Scopo ultimo del convegno è stata anche la presentazione del Quaderno «Gli audit nelle aziende alimentari: obiettivi e metodologie», sviluppato dal Gruppo di Lavoro
Alimentare di AICQ Triveneta in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, quale momento di riflessione sull’utilizzo della tecnica di audit da parte di
clienti, enti di certificazione, enti di accreditamento ed autorità competente per promuovere un modello uniforme di audit in materia di sicurezza alimentare.
[L’Associazione Italiana Cultura Qualità promuove, seminari, tavole rotonde, convegni, corsi, pubblicazioni, studi sui vari aspetti della qualità, della sicurezza e salute,
dell’ambiente, dell’etica, con l’obiettivo di diffondere ad esperti e non esperti strumenti per il miglioramento delle proprie performance.
La Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, attiva da oltre sei anni e presente in tutto il territorio nazionale, raccoglie oltre 5000 veterinari di Sanità Pubblica
(Ministero della Salute, Aziende UUSSLL, Istituti Zooprofilattici, Università) e liberi professionisti per i quali oggi la società costituisce un punto di riferimento formativo,
culturale e scientifico.]