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Sicurezza alimentare e attività parlamentari: qualche dubbio

Sicurezza alimentare e attività parlamentari: qualche dubbio

By Redazione

Tra gli innumerevoli argomenti di cui si occupano i nostri rappresentanti parlamentari c’è, come è logico, anche la sicurezza alimentare.

Sulla loro efficacia, però, ci permettiamo di avere qualche dubbio.

E’ da poco naufragato, ad esempio, il tentativo di imporre l’indicazione obbligatoria ai prodotti lattiero-caseari (si veda, nelle Note Finali, l’articolo Origine dei prodotti in etichetta: l’UE dice no al latte). E che dire, poi, delle due iniziative (“Disposizioni in materia di etichettatura dei prodotti alimentari” e “Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare”, vedi Note Finali) che da tempo stanno galleggiando tra una commissione e l’altra (in attesa dell’altrettanto probabile affossamento da parte di Bruxelles)?

Un altro esempio, piccolo ma eloquente, ci viene dal testo di una interrogazione a risposta immediata presentata dall’onorevole Scilipoti (IDV, Laurea in medicina e chirurgia; Ginecologo, Agopuntore), dal titolo “Iniziative normative per la tutela dei consumatori con riguardo ai rischi per la salute derivanti dall’utilizzo di contenitori di plastica per alimenti e bevande” (testo integrale nelle Note Finali).

Tra le osservazioni presentate dall’Onorevole, una ci pare significativa:

“Gli alimenti contengono sostanze, gli additivi alimentari, talune delle quali sono altamente tossiche e cancerogene, ma vengono adoperate normalmente senza alcuna preoccupazione.”

Caspita!
Chissà quali reazioni da parte di Federalimentare: non solo le aziende alimentari adoperano sostanze “altamente tossiche e cancerogene”, ma addirittura lo fanno “normalmente senza alcuna preoccupazione”!
Ancora più preoccupato si sarà sentito il Ministro Sacconi, venendo a conoscenza di un vero e proprio attentato alla salute pubblica di cui ignorava l’esistenza!

E invece? Ecco la inevitabile risposta del ministro Sacconi:
“Per quanto riguarda le sostanze aggiuntive, esse sono riportate nell’elenco dei coloranti ammessi nell’Unione europea, in quanto sono possibili nei soli prodotti alimentari indicati ed alle dosi prefissate. Gli additivi alimentari, ivi compresi i coloranti, devono essere esplicitamente autorizzati a livello europeo prima di poter essere utilizzati negli alimenti.”

Naturalmente ognuno è libero di pensarla come crede circa gli additivi alimentari.
La cosa che, però, ci pare preoccupante è che, in ambito parlamentare, dove è presumibile (ma forse ci sbagliamo) che le affermazioni andrebbero ponderate, qualcuno se ne possa uscire sostenendo che gli additivi alimentari sono “tossici e cancerogeni” e che normalmente (!) vengono usati senza alcuna preoccupazione.

Altro che interrogazione parlamentare!

Se, e non abbiamo motivo di credere il contrario, l’onorevole Scilipoti fosse convinto di ciò che dice, allora ben altre indagini avrebbe dovuto pretendere.

E invece, secondo copione, dopo essere stato per due volte invitato a concludere dal Presidente, così l’Onorevole ha terminato la sua denuncia:
“Perciò, noi tutti dovremmo collaborare per prendere visione, stare attenti e cercare di eliminare tutte quelle sostanze cancerogene che determinano la morte e non la vita (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).”

Belle parole, ma poi?
Non possiamo non chiederci: a cosa servono queste iniziative?
Eppure non mancano argomenti un poco più seri.
Come mai, tanto per dirne una, non c’è traccia di azioni legate all’aumento dei limiti di legge per le aflatossine?

Dopo tanti strepiti, il silenzio.

Note finali

Origine dei prodotti in etichetta: l’UE dice no al latte

Disposizioni in materia di etichettatura dei prodotti alimentari

Disposizioni per il rafforzamento della competitività del settore agroalimentare

Tutela del Made in Italy ed origine obbligatoria in etichetta: lo
stato dell’arte

“Iniziative normative per la tutela dei consumatori con riguardo ai rischi per la salute
derivanti dall’utilizzo di contenitori di plastica per alimenti e bevande”

Aumentati i limiti di legge per le aflatossine: perché?

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Dott. Alfredo Clerici
Tecnologo Alimentare

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