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Se sul catalogo c’è il logo V4A il ricettivo accoglie i disabili

Se sul catalogo c’è il logo V4A il ricettivo accoglie i disabili

By Redazione

Sono stati necessari anni di lavoro per mettere insieme una piattaforma integrata in grado di rispondere alle esigenze di chi, avendo dei problemi motori o di altra specie, desidera conoscere
quali strutture ricettive sono disponibili per le proprie vacanze o viaggi.

Lavorando per mesi, anzi anni, si è riusciti a realizzare il V4AInside (brevettato). Si tratta di un sistema in grado di permettere ai
ricercatori, che fanno capo a “Village for All-V4A”, utilizzando dei campi codificati prefissati di avere dati sicuri circa le disponibilità di alberghi, villaggi, residence, musei e
molto altro ancora per accogliere persone che abbiano particolari handicap.

Artefice del “Village” è il giornalista Roberto Vitali, con problemi motori a seguito di un incidente stradale, che da anni è promotore dell ‘incontro/scontro per rendere meno
gravosa la vita di chi non può disporre della pienezza del proprio fisico. Una battaglia che fa onore a chi riserva buona parte del proprio tempo perché a tutti i livelli ci si
faccia carico di questo grosso e grave problema sociale.

Egli s’è assunto inoltre l’onere di formare i ricercatori che facendo capo al “Village” utilizzano il metodo da lui brevettato per i rilievi necessari, fornendo, a chi, nel settore
turistico ne faccia domanda, il modo di sopperire a certe carenze.

Al momento hanno aderito al Network per strutture turistiche accessibili 31 tra alberghi, villaggi e altri ricettivi sparsi in 13 regioni italiane, Croazia compresa. Sui loro cataloghi è
riportato il logo V4A . Sfogliandoli si apprende di quali apparecchiature speciali (sicure) dispongono, compresa l’assistenza di cui si può avere bisogno e sull’aiuto del personale.

Visto più crudamente il problema ha anche risvolti economici se si tiene presente che il turismo accessibile, nella sola Europa, impegna 127,5 milioni di persone (il 27% degli europei)
con un ritorno economico -stando a fonti pubbliche- di 89 miliardi di euro. Cifre e valori che solo in minima parte attualmente (anche per carenza d’ informazioni e di interventi pratici)
ritroviamo nei bilanci commerciali.

Di recente l’UE ha preso in esame questo importante problema sociale stanziando un milione di euro (da dividere tra i 27 paesi) per premiare chi è in grado di presentare dei progetti che
servano a rendere migliore e fruibile il turismo accessibile. Un piccolo, ma importante passo, che è augurabile trovi un maggiore spazio nei bilanci a venire della Comunità
Europea.

Informazioni: 0532067120

Bruno Breschi
Newsfood.com

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